IL PAGELLONE
FRANCINELLI:
VOTO 6.5 Si fa trovare pronto sulle poche azioni a
rete costruite dalla squadra avversaria. Una punizione dalla distanza e un
tentativo da fuori area non possono di certo impensierire più di tanto il
rodato estremo difensore degli architetti, sugli scudi durante tutta la
settimana. Sale alla ribalta più per il tempo che trascorre a terra dolorante
dopo le entrate in netto ritardo degli avversari che per le parate effettuate.
Nel primo tempo e nel secondo viene infatti caricato dai fratelli Sinke appena
scesi dall'Amistad, che pur se platealmente in ritardo non arrestano la propria
corsa e franano rovinosamente sull'estremo difensore degli architetti. Lui
sfrutta a pieno le occasioni riuscendo a far perdere tra i 10 e i 15 minuti di
gioco e di fatto accorciando la durata dell'incontro a favore dei compagni,
dando finalmente un senso al corso teatrale scuola partenopea che sta seguendo
assieme ad Allocca. ATTORE!
PORCELLI M.:
VOTO 6.5 Centrale difensivo con licenza del gol, ha
nel primo tempo un'occasione colossale per portare in vantaggio la propria
squadra quando, sugli sviluppi di un calcio di punizione dalla tre-quarti, si
libera bene dalla marcatura avversaria colpisce ma colpisce di testa chiudendo
occhi manco stesse spegnendo le candeline di una torta di compleanno, mandando
alto da posizione più che favorevole e ricevendo più insulti di un deputato
grillino alla festa dell'Unità. Ingaggia un duello personale fatto di
sportellate con il centravanti avversario, un carrozziere che ha il doppio dei
suoi anni e il triplo dei kili e la metà dei suoi capelli, vincendo si ai punti
ma non riuscendo quasi mai a resistere alla tentazione di fargli fallo. IRRUENTO!
MADONNA:
VOTO 6. Tenuto lontano dai campi per diverse
ragioni (prima infortunio, poi vacanza, poi ritiro spirituale) viene gettato
nella mischia per scelta tecnica in una delle partite crocevia della stagione.
Mr. Placidi sa che la partita sarà probabilmente ad alto coefficiente aereo e
decide di schierare una formazione dei corrazzieri, escludendo automaticamente
chiunque sia sotto il metro e settanta, roba che manco durante le selezioni di
una sfilata di alta moda maschile. Qualche ripensamento nella scelta lo crea
quando cerca di imitare Del Piero in un lontano derby Torino-Juve tentando di
portarsi la palla in avanti con il tacco andando a vuoto clamorosamente e
aprendo un contropiede che avrebbe potuto compromettere irrimediabilmente la
partita e, conoscendo Mr Placidi, anche il suo futuro calcistico. Per il resto
gioca una partita ordinata fatta di giocate semplici ed efficaci. Da
dimenticare una punizione dal limite tirata con le tre-dita che supera si la
barriera, ma anche il portiere, la porta, la recinzione, i palazzi circostanti,
il quartiere di Fonte Meravigliosa e il Grande Raccordo Anulare. S-GRAZIATO!
CAPPELLI:
VOTO 6.5. Ennesima prestazione diligente da
parte del professore. Preferito ad un Vigliotti apparso opaco nell'ultima
uscita contro la Telecom si ritrova a dover affrontare come avversario uno dei
fratelli Asamoah, con caratteristiche calcistiche dinamiche e che nei primi
minuti gli da del filo da torcere. Il professore non si scompone si mette in
trincea, aspettando il momento giusto per sferrare le controffensive. Nel primo
tempo finisce in parità lo scontro. Nel secondo tempo il professore gli prende
le misure, tecniche e fisiche annullandolo tatticamente con anticipi tempestivi
e puntuali e annullandolo psicologicamente quando, approfittando di una pausa
di gioco, gli mostra la propria fettuccia e dimostrandogli che l'uccello più
grosso è il suo e che addirittura è pure più nero. Parimpampu ecco che Asamoah non c'é più. DOMATORE!
VIGLIOTTI:
VOTO 6. Entra nel finale di partita al posto di Cappelli
con la stessa voglia di un bambino all'entrata di un parco giochi. Corre salta
combatte e crossa. VOGLIOSO!
FEBBRARO:
VOTO 6.5. Chiamato a riscattare la brutta prestazione
del sabato precedente, si impone sulla fascia con autorità. In realtà non trova
proprio opposizione sulla propria fascia di competenza, più per mancanza di un
avversario che per proprie qualità. Mr. Placidi gli schiera Micione, un
attaccante, come esterno alto di un finto 4-5-1 e lui capisce che dovrà
dedicarsi più alla fase difensiva che a quella offensiva. Per sua fortuna la
fascia sinistra invece è per lunghi tratti una landa desolata priva di forme di
vita intelligenti e lui si può permettere un pomeriggio tranquillo di normale
amministrazione, con tanto di drink con l'ombrellino manco stesse in vacanza. RILASSATO!
TAVANIELLO:
VOTO 7. Da quando è rientrato in squadra é
diventato insostituibile. Mr Placidi gli ha affidato da tempo le redini del
centrocampo e lui le tiene salde nelle sue mani con autorevolezza, trascinando
la squadra nei momenti difficili e ponendosi come fonte di gioco inesauribile.
Fa più lanci lui in una partita che un parà della Folgore durante la naia,
innescando le scorribande del terribile tridente d'attacco degli architetti che
corre all'impazzata all'arrembaggio quando lui ha la palla tra i piedi. Si
autoproclama tiratore di tutto, dalle punizioni dal limite, a quelle a
centrocampo fino alle rimesse dal fondo del portiere, risultando a tratti un
po' invadente. Ogni tanto pecca di precisione danneggiando qualche automobile
nel parcheggio, ma nel complesso la mira non gli manca. QUARTERBACK!
DE SANTIS
VOTO 6.5. Mr. Placidi punta molto su questo ragazzo
che per caratteristiche fisiche e conto in banca ricorda Paul Pogba. Lo schiera
titolare come interno sinistro di centrocampo, per dare centimetri di altezza
al centrocampo in una partita in cui la palla verrà giocata più in aria che a
terra. Ha come diretto avversario l'altro Asamoah, quello ancora più stronzo
dell'altro, che lo sfida alla gara delle randellate e che la gamba (una delle 3
n.d.r.) non la toglie mai. Gioca una partita tutto cuore e polmoni, buttandosi
a capofitto nella lotta finché deve purtroppo lasciare il campo anzitempo sul
finire della prima frazione di gioco, causa un contrasto durissimo ai limiti
del regolamento, con il centrocampista avversario. A lui va un grandissimo in
bocca al lupo da parte di tutti e l'augurio di rivederlo presto in campo a
lottare col resto alla squadra. EROICO!
COLASANTO:
VOTO 7. Lo si vede da settimane che è entrato in
forma: corre, salta, contrasta, imposta. Si allena con lo stesso impegno e
spirito di un adolescente pur avendo quasi 10 lustri. Entra nel secondo tempo
per rinvigorire il centrocampo, giocando una partita di grande sostanza e qualità.
E’ su tutti palloni e con lui la linea mediana acquista dinamismo ed
esperienza. Diciamoci la verità, questo giocatore invece di invecchiare
ringiovanisce manco fosse Dorian Gray. PETER
PAN!
ALFIERI:
VOTO 7. Inizia la stagione come esterno di centrocampo,
con ottimi risultati, siglando diversi gol di cui alcuni molto pesanti.
Successivamente per caratteristiche tecniche, eccellente tecnica personale e
buona visione di gioco, e necessità di organico viene impiegato da Mr. Placidi
come interno di centrocampo con risultati addirittura migliori dei precedenti.
E' un sapiente rifinitore, che si trasforma da diamante grezzo a gemma preziosa
nello scrigno degli architetti quando gioca a 2 tocchi ed evita di specchiarsi
come Vanitoso dei Puffi. Sopraffino il tocco con cui assiste AF24 eludendo il
fuorigioco avversario e mettendo a tu per tu con il portiere il compagno di
squadra. Facendo le dovute proporzioni ha i piedi di Pirlo e la faccia da
pirla. REGISTA!
VIGLIOTTI
MICIONE: VOTO 6. Esuberante come sempre si batte
come un leone però con meno ordine e meno risultati del solito. Il suo diretto
avversario trascorre gran parte del tempo a raccogliere il libretto della
pensione e lui mosso a compassione non lo affronta con la dovuta aggressività e
lo aiuta ad attraversare gli incroci stradali, tanto da costringere il
presuntuoso Febbraro nell'intervallo a prenderlo da una parte e chiedergli
"ma ti sei accorto che quello che ti
marca è una pippa? Prendine consapevolezza e spianalo". Nel complesso
si da' da fare ma senza pungere come ci si aspetterebbe dopo i risultati delle
ultime uscite. Non per giustificarlo ma qualche attenuante gli va data poiché
per l'occasione Mr. Placidi lo schiera esterno di sinistra di fatto spostandolo
"fuoriruolo" , preferendogli l'esperto Fiorini deposto sull'altare
del sacrificio per placare l'ira dei centrali avversari. Dopotutto pensandoci
bene forse Micione dovrebbe quasi quasi ringraziarlo. MISERICORDIOSO!
VALLEROTONDA:
VOTO 6.
Febbraro stufo di vedergli assumere sostanze rinvigorenti prive di
effetti gli porta una dose del suo tonico da battaglia. In realtà trattasi di
acqua sporca marrone scarto di lavorazione della lavanda delle lenticchie del
venerdì sera. Si spera nell’effetto placebo. Entra a metà del secondo tempo
quando la partita assomiglia più alla mattanza dei tonni che a una partita di
pallone. Zampate vengono elargite con la stessa facilità di un “like” su
Facebook e lui è preso nella morsa di due aguzzini che nel giro di 20 minuti gli
rifilano almeno una dozzina di calci ben assestati. Lui incassa e fa rifiatare
la squadra a suon di punizioni rimediate. Ha sul suo piede migliore (come se ne
avesse uno ndr.) una palla facile facile dentro l’area per siglare una rete
preziosa, ma per eccesso di altruismo preferisce passarla ad un compagno in
posizione defilata e per giunta con scarsa precisione. Indimenticabile il
sombrero che riesce a farsi fare un da uno che gioca seduto su una sedia e pesa
90 kg. IN RIPRESA!
FIORINI:
VOTO 7,5. Come dice il detto inglese: "When the going gets tough, the tough gets
going" ovvero per chi non mastica albionese,
"quando il gioco si fa duro i duri incominciano a giocare". Mr.
Placidi gli chiede di fare il difensore in attacco, marcando a uomo il centrale
avversario, fonte principale del gioco dei banchieri. La partita è maschia dai
primi minuti. I difensori Unicredit sono scesi in campo con guantoni e
paradenti ed Alberto capisce da subito che ci vorrà tutta la sua esperienza per
uscire incolume da quella macelleria. Si mette all'angolo e incassa, come un
pugile navigato, dalle botte agli insulti, dalle minacce alle vessazioni,
riuscendo ad irretire il centrale Unicredit, un peso massimo di 100 Kg, che non
lo prende quasi mai e non può che fermarlo se non con le cattive. A lui va buona
parte del merito della vittoria degli architetti, perché è grazie a lui che il
panzer avversario perdere le staffe e lo scalcia senza riguardi a palla ormai
passata guadagnando anzitempo gli spogliatoi e mettendo in automatico la parola
fine sull'incontro. Per noi quest' Alberto è proprio un duro a morire. BRUCE WILLIS!
ALLOCCA:
VOTO 8. E' il più paparazzato degli architetti e
quello con più followers sui social. Il
suo profilo instangram è già il più
cliccato del 2016 e la rivista Sports
illustrated lo ha scelto come uomo copertina del mese di Gennaio. Aurelio
de Laurentiis ha dichiarato che in caso di scudetto del Napoli lo comprerà nel
mercato di Agosto per aprire un ciclo. Il tridente d'attacco Allocca - Higuain
-Insigne già fa sognare tutti i tifosi partenopei, soprattutto il pubblico
femminile ("e femmene"). Lui che è professionista vero non si lascia
distrarre dalle voci di mercato e sfodera l'ennesima prestazione superlativa,
raggiungendo Fiorini Alberto nell'Olimpo dei Bomber della squadra con 6 reti e
decidendo con una doppietta pesantissima un incontro fondamentale per il
proseguo del cammino degli architetti. E' fortunato nel primo tempo quando
trova una deviazione vincente sul proprio calcio di punizione, che spiazza il
portiere e porta in vantaggio la squadra. E' abile invece quando, su pregevole
passaggio in profondità di un Alfieri in versione assistman, scatta sul filo del fuorigioco ed anticipa il portiere
avversario in uscita, chiudendo definitivamente la partita. Mr. Placidi lo
toglie nel finale per regalargli la standing
ovation e lasciargli il tempo di firmare qualche autografo ai fans . DIVO!
FALCHETTI:
VOTO 6. Mister Placidi gli chiede di muoversi su
tutto il fronte offensivo e usare un deodorante al Ph neutro. Lui lo ascolta
con attenzione ma poi fa di testa sua comprando un rimedio naturale a base di limone
ed alcool. Il risultato? Quando lui è in campo sembra aumentare il peso
offensivo e sembra di veder correre una bottiglia di Limoncé. Pregevole un suo slalom tra gli avversari, degno del
miglior Alberto Tomba che però invece di portarlo più vicino alla porta
avversaria lo conduce praticamente a ridosso della propria linea difensiva.
Entra nel finale di partita non appena arriva al campo i paramedici per un
Fiorini frollato a dovere, lui ci rimane male perché vorrebbe ricostituire la
coppia temibilissima dei "gemelli del goal". ARBRE MAGIQUE!
PORCELLI JR
E LEONARDI.: 6. Entrano nel finale, troppo poco
il minutaggio per poter incidere sull'andamento gara, ma preziosi per mettere minuti
nelle gambe e sentirsi parte integrante della vittoria. Fanno rifiatare i
compagni e si prendono la propria dose di calci, permettendo inoltre a Mr.
Placidi di far scorrere del tempo prezioso e portare a casa i 3 punti meritati.
EMPLER, FABIANI,
ROSSI, E TUTTI I TIFOSI IN TRIBUNA VOTO: 10. Si
allenano pur in non perfette condizioni stringendo i denti. Seguono tutte le
partite della squadra, in casa e in trasferta, tenendo alto il morale,
sacrificando tutti i sabato mattina e rischiando che i propri figli chiamino
papà il lattaio e che le proprie mogli chiedano divorzio ed alimenti.
Supportano moralmente la squadra e si prodigano con il materiale. Si cambiano a
fine primo tempo con 4 gradi centigradi di temperatura outdoor solo aumentare le soluzioni di Mr. Placidi. Fanno gesti
irriverendi a fine partita (vedi T.Empler) per suggellare il risultato
acquisito. Creano diversivi ed espedienti su richiesta, vedi l'invasione canina
contro Telecom e la sit-com con il mister di AFH. IMPAGABILI E INSOSTITUIBILI!!
MR. PLACIDI:
VOTO 8. Occorre dare a Cesare quel ch’è di Cesare. Se
era fuori di ogni ragionevole dubbio che il precedente pareggio con la Telecom era
in buona parte imputabile alle sue scelte iniziali, è altrettanto innegabile che
questa vittoria ha molto del suo. La sua
infatti è una partita a scacchi sapientemente giocata dall’inizio alla fine
degna del miglior stratega infatti:
1. sceglie coraggiosamente di tenere fuori dall’11 iniziale alcuni
dei giocatori da lui più impiegati: Vigliotti, Vallerotonda, Ridolfi solo per
citarne alcuni, che mentre infuria la battaglia gli vandalizzano la Mini cooper
e gli revocano l'amicizia su Facebook;
2. inserisce coraggiosamente nell’11 titolare giocatori che non
avevano avuto molto spazio e giocatori che non erano schierati titolari da un
bel pezzo di stagione: Madonna e De Santis su tutti, spiazzando pronostici e bookmakers;
3. sceglie modulo tattico ed interpreti principali modellandole sulla
caratteristiche dell’avversario: un 4-3-3 camuffato da 4-5-1 camaleontico,
irrobustendo la linea mediana;
4. blocca la fonte di gioco avversaria sacrificando il Bomber Fiorini
in marcatura a uomo sul loro centrale difensivo, rischiandone incolumità e
carriera;
5. sceglie i titolari sulla base dell’altezza dei giocatori per
intercettare i lunghi lanci e dominare il gioco aereo avversario, facendo
piangere il piccolo Ridolfi reo di aver sviluppato troppo poco
endocrinologicamente parlando durante l'adolescenza;
6. innervosisce la squadra avversaria protestando su ogni decisione
arbitrale attirando su di se tutti gli insulti e le attenzioni come suggerisce
il capitolo primo paragrafo 1 del libro di Josè Muorinho, rischiando il
linciaggio e la castità anale;
7. rilascia dichiarazioni mendaci sulla solidità finanziaria della
banca Unicredit, procurando un crack finanziario e paura nei correntisti che
manco la grande depressione del 1929 aveva potuto;
8. chiude immediatamente il proprio conto corrente “My genius” di
Unicredit aprendo un conto giovani in bancoposta presentando mendaci documenti
anagrafici, fregandosene altamente dei reati penali di falso ideologico e
materiale.
Insomma con un Placidi così in forma la nave degli architetti può
veleggiare nel mare del torneo diritta verso la meta. COMMODORO!
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