IL
PAGELLONE
MIRANDA:
VOTO 6. Si guadagna la
titolarità in uno dei match più importanti della stagione a suon di
prestazioni di livello. Inizia così così, un po' come il resto
della squadra, bloccando un paio di palle alte facili facili con la
stessa tranquillità di una donna che parcheggia un Suv, procurando i
primi solleciti ai bypass di Mr. Placidi. I suoi deboli rinvii non
arrivano neppure alla fine dell'area di rigore, manco fossero
calciati da un portiere dei pulcini. In una delle poche occasioni in
cui il suo rinvio dal fondo riesce a superare l'area di rigore mette
in grandissima difficoltà il povero Febbraro con una palla corta a
metà strada tra lui e il Frecciargento schierato dalla Telecom sulla
fascia destra per l'occasione. Incolpevole sul gol, viene immortalato
da uno scatto fotografico d'antologia, mentre sembra volare sotto gli
incroci a palla già entrata però da un paio di secondi, tanto per
poter dire che lui c'era in traiettoria e che ci aveva provato. Nel
momento di maggior difficoltà della squadra è però proprio lui a
tenere a galla la baracca con una parata sontuosa su tiro al volo ad
incrociare dello scatenatissimo esterno della Telecom, degna del
miglior Pino taglialatela. Esce a inizio secondo tempo simulando il
riacutizzarsi di una vecchia ferita di guerra quando tutti sanno che
in realtà si sta preservando per volare in settimana bianca. BATMAN!
FRANCINELLI:
VOTO 7. Entra a freddo senza
il dovuto riscaldamento all'inizio del secondo tempo per sostituire
l'acciaccato Miranda. Pronti-via è subito chiamato agli straordinari
per una clamorosa dormita del trio Porcelli-Vigliotti-D'Inverno, che
simultaneamente decidono di giocare al gioco della cortesia, vai
tu - no prima tu - no insisto - no c'era prima lei,
facendo scorrere un pallone innocuo che lascia a tu per tu il
centravanti Telecom con l'estremo difensore degli architetti che è
reattivo e per fortuna ci mette una pezza. E' determinante in almeno
altre due occasioni, in particolare sulla seconda uscita in presa
alta, quando con una mano sola degna del miglior Cervone (e di Gianni
Morandi) toglie letteralmente il pallone dalla testa del centravanti
avversario a porta sguarnita, risolvendo una situazione che sembrava
spacciata. SALVATORE!
PORCELLI
M.: VOTO 5. Questa forse è la
peggior partita giocata dal capitano degli architetti. La dieta a
suon di centrifughe di kiwi sembra avergli portato via, oltre ai kili
di troppo, il sorriso e la voglia di vivere. Le notti da re del
night, concluse alle 5 del mattino con lo shottino di assenzio hanno
da tempo lasciato posto a una vita meno dissoluta fatta di serate
astemie e gallette di riso. Per seguire i consigli nutrizionali di un
Mr. Placidi in versione Prof. Migliaccio è ridotto ad ecce
homo tanto da dover fare un
buco in più alla fascia di capitano per non perdersela, manco fosse
una cinta. Quando a primo tempo, con la complicità di Mommo, mette
in atto uno scambio in orizzontale, dando un nuovo significato alla
parola sovrapposizione, il mister ha un attacco di rabbia e vorrebbe
azzannargli la safena. Tenta maldestramente il dribbling da ultimo
uomo, con l'attaccante che gli strappa il pallone e si invola solo
soletto in direzione Miranda. Mentre lui è li che già sceglie la
tonalità del legno della propria bara, la traversa lo salva e lui la
va a baciare manco fosse Pagliuca ai mondiali Usa'94. Sarà pure più
bello magro così ma a noi il porcello piace grasso. MORIBONDO!
D’INVERNO:
VOTO 5.5. Anche lui sottotono.
Il pressing avversario e la mobilità delle punte Telecom di creano
più di un grattacapo. Soffre la mancanza di aggressività da parte
dei compagni di squadra dell'incontro, tanto da costringerlo a
lasciare negli spogliatoi il macete e la pistola di ordinanza. Preso
da noia decide a metà del secondo tempo che una partita di vertice
deve assolutamente essere molto maschia e l'accende con una spallata
sul torace del centravanti avversario che verrà operato in settimana
per rottura dello sterno. L'arbitro non capisce la poesia che si cela
dietro questo gesto e lo ammonisce. INCOMPRESO!
VIGLIOTTI
MOMMO: VOTO 5. Conquista la
titolarità pur non allenandosi con i compagni, a suon di selfie
nella foresta nera in tenuta da corsa. Il mister abbocca all'inganno
fotografico e lo schiera titolare preferendolo al Professor Cappelli
e ad un Colasanto in forma Olimpica. Al terzo pallone giocato il
mister comprende che la Foresta Nera era probabilmente il nome di un
discoteca di Friburgo e che la scena di un Mommo alla Rocky Balboa
che corre nella neve era forse eccessiva. Suo purtroppo, l'errore sul
gol avversario quando decide di rinviare al centro dell'area di
rigore un innocuo cross dalla trequarti destra del campo destinato ad
uscire sul fondo. L'attaccante avversario ringrazia e la mette sotto
il set. FRAU-DOLENTO!
FEBBRARO:
VOTO 5.5. Per tutta la
settimana non fa che nominare un certo Pereyra, sapendo bene che lui
è il più pericoloso della compagine Telecom e predicando ad alta
voce soluzioni tattiche per arginarne l'impeto. Pronti via e si
sottomette senza opporre nessuna resistenza alla straripanza atletica
dell'esterno avversario, manco fosse uno degli orsetto del cuore. Non
un fallo né un calcio fatto bene, tanto da costringere D'Inverno a
mostrargli come si fa. Mr Placidi ne medita la sostituzione già dopo
40 secondi e dopo 1 minuto, all'ennesimo svarione difensivo, ne
medita l'esecuzione in pubblica piazza. In affanno tutto il primo
tempo é completamente insufficiente dal punto di vista del
rendimento. A guardarlo in faccia sembra di vedere un tramonto con
evidente stratificazione dei diversi strati di rossore. Rifiata
nell'intervallo e gioca una partita completamente diversa al secondo
tempo, in cui risulta essere uno dei migliori in campo, con la giusta
aggressività e buoni tempi di chiusura. Esce nel finale simulando un
infortunio grave quando in realtà ha solo una calza smagliata.
DOUBLE-FACE!
CAPPELLI:
VOTO 7. Per descrivere questo
giocatore non si sa bene più che aggettivi usare. E' il pragmatismo
fatto giocatore, un mix dosato di sapienza tattica e concretezza, che
lo incorona come il Barzagli degli architetti. Una garanzia, meglio
di un buono fruttifero postale. Inspiegabilmente lasciato fuori
dall'11 iniziale (le malelingue in realtà raccontano di aver visto
uno dei fratelli Vigliotti il venerdì precedente aggirarsi nei
dintorni del civico n. 150 via di Ciampino - 00118), entra a partita
in corso e con la sua solita calma serafica e mette la parola fine
alle scorribande del centravanti avversario, che con lui in campo non
struscia più un pallone. Il Professore si siede in cattedra e tiene
la sua solita lezione alla classe, con Mr. Placidi che si mangia le
mani per non averlo schierato dal primo minuto. CASSAFORTE!
VALLEROTONDA:
VOTO 4.5. E' il peggiore in
campo nel primo (e per lui unico) tempo assieme al duo
Porcelli-Febbraro. Durante il pre-partita assume per errore un mix
casalingo di malva-camomilla e tiglio invece delle solite bustine di
integratori sponsorizzate da CR7 per ottimizzare le prestazioni
sportive. Manca totalmente di partecipazione alla partita, non
raddoppiando la marcatura come richiesto dal Mister e non pungendo in
fase offensiva. E' talmente avulso dal gioco da costringere la
squadra a guardare le fotografie per essere sicuri di non esserselo
immaginato in campo in un momento di allucinazione collettiva. Per
sua sfortuna il mister ha nel suo ruolo molte frecce al proprio arco
e quindi neppure la promessa della cessione delle sue quote aziendali
nei confronti dello stesso lo può salvare dall'inevitabile
sostituzione che avviene a fine primo tempo data la sua evanescenza.
CASPER!
TAVANIELLO:
VOTO 6.5. Sicuramente il
migliore del centrocampo. Mancando una vera e propria trama di gioco,
causata dalla scarsa vena degli interpreti del centrocampo e da un
pressing costante esercitato dagli avversari, i suoi lanci sono per
larghi tratti della partita, l'unica soluzione di gioco offensiva
degli architetti. Bene anche in fase difensiva in cui contrasta
energicamente le trame di gioco Telcomiane tamponando qua e la le
falle che di volta in volta si creano in una linea mediana che è
spesso lontana da entrambi i reparti e non riesce a fungere da diga
della difesa. SCIALUPPA!
ALFIERI:
VOTO 6. Si muove bene in un
centrocampo sofferente e privo di trame geometriche. Anche lui
infatti deve piegarsi al ritmo forsennato del pressing avversario ed
è costretto suo malgrado più alla fase difensiva che a quella
offensiva. Le zampate gratuite che riceve quotidianamente dal buon
D'Inverno però iniziano a dare i primi frutti e lui si butta nei
contrasti senza paura, tralasciando temporaneamente la sua vena di
fiorettista per vestire i panni di prode spadaccino. Nel finale ha
due buone occasioni per andare a rete ma le vanifica per eccesso di
altruismo. GENEROSO!
RIDOLFI:
VOTO 5. Mr Placidi lo mette
nel ruolo che più gli si addice, mezza punta con libertà di azione
su tutto il fronte offensivo alle spalle di Micione e gli chiede di
dare profondità al gioco degli architetti con movimenti verticali e
di rinunciare alla palla corta sui piedi, muovendosi negli spazi
sulla linea del fuorigioco alla Pippo Inzaghi. Lui che quando gli si
parla ascolta si e no mezza parola e che a Superpippo preferisce
Gianfranco Zola non esegue neppure uno dei movimenti a lui richiesti
e non va in profondità manco ammazzato. Il mister stanco della sua
anarchia lo toglie a metà del secondo tempo preferendo rinunciare a
una maggiore spinta propulsiva a favore di un infoltimento del
centrocampo schierando il lungodegente Gagliostro. ANARCHICO!
GAGLIOSTRO:
VOTO 6. Entra nei 20 minuti
finali del secondo tempo per dare sostanza ad un centrocampo ormai
logoro di fatica. Si distingue per senso della posizione e per
personalità. Gli architetti e Mr Placidi puntano molto su di lui e
non vedono l'ora che sia completamente guarito ma soprattutto che si
venga ad allenare. ATTESO!
VIGLIOTTI
MICIONE: VOTO 7.5. E' senza
alcuna ombra di dubbio il migliore in campo e forse l'unico veramente
in palla. Il mister lo sprona già nel pre-partita ricordandogli che
è in una forma strepitosa, ed ha ragione. Lui entra in campo carico
a pallettoni e ingaggia un duello ad alto coefficiente di sportellate
con tutto il reparto difensivo arretrato. La battaglia lo galvanizza
e il suo rendimento cresce minuto dopo minuto. I contrasti duri e la
lotta senza regole sono il suo pane quotidiano e sul finire del primo
tempo è abilissimo e lestissimo a sfruttare l'unico errore difensivo
di tutta la prima frazione di gioco del reparto arretrato Telecom.
Ripaga a pieno la fiducia di Mister Placidi con una prestazione fatta
di sudore e solidità siglando un gol che potrebbe rivelarsi
fondamentale in chiave scudetto con una zampata felina delle sue, e
che intanto lascia gli avversari a bocca asciutta, salvando capre e
cavoli. TIGRE!
FIORINI:
VOTO 6. La partita è di
quelle importanti e lui digerisce a fatica l'esclusione per gran
parte del match. Entra nel finale con la bava alla bocca, cercando di
far sentire subito il suo peso in attacco e aumentando il gioco aereo
della squadra e il peso di tutto reparto offensivo. Ha nel finale
l'occasione per decidere la partita sul suo piede preferito, ma da
posizione angolata. Invece di accentrasi o comunque trovare una
posizione più favorevole decide di tirare un asciugamano bagnato
della Bassetti sul primo palo del portiere avversario che neppure ad
un incontro di boxe professionistico lo avrebbero tirato così. Il
portiere devia in angolo ringraziando per la grazia ricevuta e rimane
in attesa del resto del corredo. AFFRETTATO!
ALLOCCA:
VOTO 6.5. L'acquisto in
settimana degli scarpini nuovi personalizzati farebbe presagire a una
prestazione sublime. La Nike infatti stufa dei capricci e dal cachet
di CR7, ha di recente messo sotto contratto "L'oro di Napoli"
e gli ha disegnato uno scarpino su misura. Le richieste di AF24 erano
di avere uno scarpino per tutti i tipi di terreno e per tutte le
situazioni di gioco. Il risultato? Un paio di scarpini fluo che
possono essere usati sia per andare a ballare il sabato sera sia come
indumento di alta visibilità nei cantieri edilizi. Inoltre si dice
che siano, assieme alla Grande Muraglia Cinese, l'unica opera
dell'uomo visibile dallo spazio. Purtroppo la voglia di fare e la
necessità di dare una mano in fase difensiva ne riducono l'apporto
in termini di qualità. Gioca un primo tempo più difensivo che
offensivo, a causa delle ripartenze avversarie e alla sofferenza
difensiva di un irriconoscibile Febbraro. Nel secondo tempo Mr
Placidi gli cambia fascia, affidandogli compiti meno difensivi e lui
può finalmente dar sfogo alla sua esuberanza atletica risultando uno
dei più pericolosi. PREZIOSO!
LEONARDI:
SV. Entra nel finale ma per
pochissimi minuti, purtroppo troppo pochi per giudicarlo
correttamente, ma abbastanza per mettere il suo solito cioccolatino a
centro area da calcio d'angolo, peccato che porcelli sia a dieta.
MR.
PLACIDI: VOTO 6. Per la prima
volta in tutto il girone di andata forse meriterebbe una
insufficienza il Mr degli architetti. Le sue scelte iniziali infatti
si sono rivelate in parte inadatte alla partita ma tutti sanno che
sono figlie di una settimana maledetta per lui in cui questioni
personali lo hanno costretto suo malgrado a marinare le sedute di
allenamento e a non poter né verificare l'effettiva preparazione
atletica dei propri giocatori né a poter preparare la partita in
maniera minuziosa come lui avrebbe tanto voluto. E' risaputo che un
allenatore solamente bravo non vince al pari di uno solo fortunato.
In ogni caso gli va dato atto di aver avuto la bravura di correggere
la direzione del treno in corsa, dimostrando maturità e buonsenso.
Alla fine della fiera può gongolare guardando il bicchiere mezzo
pieno per il punto preziosissimo guadagnato, tenendo a distanza una
diretta concorrente al titolo, guardando tutti dall'alto in basso e
laureandosi campione d'inverno. BRAVO
E FORTUNATO!
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