IL
PAGELLONE
FRANCINELLI:
VOTO 7.5. Influenzato stringe
i denti perché vuole esserci, dopandosi come una cavallo nel giorno
del Palio. Partita priva di sbavature, con un paio di parate
all’attivo e rinvii efficaci nonostante il gap del vento al primo
tempo. Poi quando arriva la lotteria dei rigori sfodera una parata
sul primo rigore avversario calciato con una strepitoso riflesso con
la manona di richiamo degna del miglior Handanovic. PARARIGORI!
PORCELLI
M.: VOTO 8. Negli 80 minuti
sicuramente il migliore in campo. Partita sontuosa da parte del
centrale-capitano degli architetti che al primo tempo deve
fronteggiare con le buone e con le cattive il centravanti avversario
che per mole lo sovrasta. Pochissime sbavature e tanta qualità. Nel
secondo tempo diventa insuperabile, un muro contro il quale si
infrangono vanamente i tentativi offensivi dei Vigili del Fuoco.
Vince tutti i duelli di velocità con il n. 9 avversario che è un
brevilineo e che lo sfida per ben 2 volte consecutive al duello di
rapidità per poi rassegnarsi miseramente all’evidente inferiorità,
a testimonianza che la dieta a suon di Kiwi ha dato finalmente i suoi
frutti. Ora il capitano è ad un bivio: tornare a mangiare ciò che
vuole o continuare la dieta e prenotare il volo per Formentera.
Chiude la giornata con il più bello tra i gesti esibiti in campo,
quando al momento della premiazione cede il passo a favore del
compagno di squadra D'Inverno, ancora convalescente e visibilmente
commosso dal gesto, a cui lascia la soddisfazione e l'onore di
sollevare la coppa al posto suo, roba da libro cuore. CAPITANO
VERO!
FEBBRARO:
VOTO 6.5. Inizio così così,
con il Mister che lo monitora in continuazione perché lo vede
arrivare in ritardo all’appuntamento e al riscaldamento e teme che
non sia abbastanza concentrato. In realtà poi si scoprirà che era
la parmigiana mangiata la sera prima chiedeva, neppure tanto
educatamente, il permesso di uscire. Nel primo tempo si dedica
maggiormente alla fase difensiva. Bello un tracciante per
Vallerotonda che elude la linea del fuorigioco e crea i presupposti
per una buona occasione purtroppo non concretizzata. Nel secondo
tempo gioca quasi da centrocampista aggiunto proponendosi con
continuità ma venendo servito poco, tanto che decide una volta
servito di fare tutto da solo esagerando. Nel complesso ennesima
conferma della suo alto rendimento. PRO-POSITIVO!
MADONNA:
VOTO 7.5. Ci ha messo un po’
per ritagliarsi lo spazio e trovare la sua collocazione in campo. Da
un po’ di tempo sembra aver smesso i panni talari da San Francesco
(la barba no, quella se l’è tenuta) per vestire quelli di un
giocatore di carattere dotato anche di giocate interessanti. Ha
finalmente compreso che a Mr. Placidi i bravi ragazzi non piacciono e
che predilige quelli cresciuti a pane e ignoranza. Le buone
prestazioni lo avevano messo in ballottaggio per il ruolo da terzino
con lo stesso Mr. Placidi (mica bau bau micio micio). Si conquista la
titolarità durante un allenamento del giovedì quando, sbagliando un
gol facile sotto porta, caccia un bestemmia degna di uno dei
protagonisti della Pagina Facebook "Coatti
insospettabili",
spiazzando un po’ tutti e facendo venire un’erezione a Mr Placidi
che decide di schierarlo immediatamente titolare. Gioca un’ottima
partita con grande spirito di abnegazione risultando uno dei migliori
in campo. Pochi fronzoli e tanta sostanza. FINTO
PRETE!
CAPPELLI:
VOTO 6.5. Bene in fase
difensiva, meno in fase d’impostazione in cui a volte pecca di
precisione. Nel complesso anche per lui poche sbavature. Solo una nel
secondo tempo quando un suo disimpegno viene rimpallato e rischia di
far venire un infarto a Mr. Placidi. Ma poi vi rimedia lui stesso.
Tuttapposto. In campo questo ragazzo subisce una vera e propria
trasformazione, in cui l’aria da bravo ragazzo e i modi garbati
lasciano spazio ad una ignoranza degna della pagina di FB “Calciatori
brutti”. A metà del primo
tempo infatti imbruttisce al n. 10 avversario che è il doppio di lui
roba che a confronto Kevin
Strootman sarebbe sembrato
da quel momento lo maltratta sistematicamente. FINTO
BUONO!
VIGLIOTTI
MOMMO: VOTO 7.5. Ennesima
prestazione mostruosa di Javier “Mommo” Vigliotti che si mormora
sia entrato anche nel giro della “Seleccion” Argentina e che
abbia ricevuto una chiamata dal “Tata” Martin. E’ talmente in
forma e duttile che viene schierato prima titolare come interno di
centrocampo, poi al secondo tempo come terzino e successivamente da
centrale di difesa. Ciliegina sulla torta viene anche scelto per
calciare l’eventuale primo rigore (il sesto) nel caso si dovesse
procedere ad oltranza. Pressa e lotta chiunque orbiti nei suo raggio
di azione. Si inserisce pericolosamente almeno in un paio di
occasioni. MOTO PERPETUO!
VALLEROTONDA:
VOTO 6.5. Durante gli
allenamenti settimanali era apparso più stanco del solito. Le
malelingue dicono che abbia finito gli integratori. Febbraro in
settimana sembrerebbe sia riuscito a impostare un plug-in
sul proprio computer che gli permetta di mettere accanto al nome
Vallerotonda un numero naturale superiore al 6. Comunque. Fatica nel
primo tempo a trovare la posizione e viene preso spesso in mezzo tra
il terzino sceriffo e il centrocampista dei VVFF. Ha una ottima
occasione di spingere sulla fascia e creare i presupposti per una
occasione d’oro sul tracciante profondo dello stesso Febbraro.
Peccato che corra con il frigorifero sulle spalle e ci metta un
troppo a concludere la consegna, roba che sembra uno de Bartolini. In
ogni caso riesce a crossare ma sul secondo palo Allocca è in leggero
ritardo. Corre e si sacrifica, con inserimenti ficcanti che spesso
eludono il fuorigioco avversario e ripiegamenti difensivi, ma
altrettanto spesso si perde sul più bello. GENEROSO!
TAVANIELLO:
VOTO 7. Per essere uno che si
allena soltanto una volta a settimana è piuttosto in forma. E’ in
ogni caso un punto fermo del gioco di Mr. Placidi che anche in questa
partita fondamentale gli affida le chiavi del centrocampo e del
gioco. Lui lo ripaga con una prestazione di alto livello, anche in
una giornata in cui il clima torrido e le dimensioni del campo
avrebbero potuto metterlo in difficoltà. Fa girare bene il pallone
facendo ruotare bene la squadra e facendo un lavoro prezioso di
rottura delle trame offensive. dal dischetto fa valere tutta la sua
esperienza con un tiro preciso che non lascia scampo al seppur
esperto Bastianelli. Per sua sfortuna non riesce a farsi neppure una
foto con la coppa e la figlia sorridente, che dopo aver visto il
rigore calciato da Gagliostro, inizia un pianto ininterrotto
impossibile da arginare. Come biasimarla. !
GAGLIOSTRO:
VOTO 5. Probabilmente l’unica
nota stonata nell’orchestra degli architetti. Gioca un primo tempo
sufficiente, impostando con capacità ma lamentandosi di mancati
movimenti da parte dei compagni, in particolare quelli di Febbraro
che, a detta sua, non accorcia le distanze con lui e Valle, non
pressando alto il centrocampista avversario. Nel secondo tempo è
protagonista del festival dei lanci sbagliati, proprio lui che a
detta di tutti è uno dei pochi che al pallone ci sa giocare, con il
pubblico dei più piccoli che ringrazia per ogni pallone regalato
alla tribuna. Non bastassero gli errori in fase di impostazione, ogni
volta che Mr. Placidi lo rimprovera di aver impostato male l’azione,
fa il gesto di voler essere sostituito per l’insofferenza. Conclude
la performace
negativa della giornata calciando il rigore come peggio non si
potrebbe facendoselo respingere. Roba che sembra Osvaldo con la
maglia della Roma contro la Sampdoria a Marassi. Per sua fortuna
l’errore dal dischetto non sarà decisivo e potrà (forse)
scherzarci e riderci su. IRRICONOSCIBILE!
ALFIERI:
VOTO 7. Il ruolo di "falso
nueve", sembra esaltarne
le caratteristiche tecniche. Gioca lungo tutto il fronte offensivo
non dando punti di riferimento agli avversari con tante sponde per i
compagni. Le azioni più pericolose portano la sua firma e la sua
compartecipazione. Nel secondo tempo transita su suoi piedi la più
ghiotta delle occasioni, quando servito splendidamente da
Vallerotonda si trova a tu per tu con il blasonatissimo portiere dei
Vigili del Fuoco, Bastianelli, non proprio l’ultimo arrivato
insomma, che gli nega la gioia del goal respingendo la sua
conclusione ravvicinata; sulla respinta disegna un assist al bacio
che incredibilmente il bomber Fiorini spreca con una stincata che non
si addice ad un bomber di razza come lui. Il rigore per lui che è
tra i rigoristi ufficiali degli architetti, è una formalità.
Bastianelli intuisce ma il tiro è angolatissimo e imparabile. ARIEL
ORTEGA!
ALLOCCA:
VOTO 6.5. Ritrova la
titolarità in una delle partite più importanti della stagione. In
settimana ha il suo bel da fare per smistare gli ordinativi
dell’Almanacco del Trofeo del Petrolio che piovono a catinelle dopo
che si è sparsa la voce del prezzo ufficiale a 20 euro, mentre lui
lo "regala" a 4 euro in bianco e nero e 5 a colori, 6 con
la sua dedica ma solo per le sue fans.
Tuttavia da grande professionista qual'é trova comunque il tempo di
allenarsi con serietà. Mr. Placidi chiede alla squadra di
concentrare su di lui le trame offensive perché gli è stato
riferito che il terzino che dovrebbe marcarlo in realtà è un
portiere. Peccato che le notizie sono approssimative. Infatti il
marcatore è si un portiere ma nel senso che lavora come portiere
notturno della caserma dei VVFF di Capannelle e ha buoni piedi e
risulterà il migliore in campo dei VVFF. Belli i duelli tra i due.
MALINFORMATO!
COLASANTO:
VOTO 6.5. Quando la partita
sembra lentamente avviarsi verso i calci di rigore Mr. Placidi inizia
a schierare le sue pedine pregiate. Colasanto è uno di quelli.
Giocatore di grande esperienza e freddezza, è specialista dei calci
da fermo (rigori e punizioni) e di tecniche di corteggiamento del
gentil sesso. Entra come De Rossi nella finale di Berlino e il suo
rigore è imparabile. SPIETATO!
IANNUZZI:
6. Entra in campo nel finale,
ma quando l’arbitro decreta la fine delle ostilità sembra essere
uno dei più stanchi, manco avesse giocato tutta la partita. NATO
STANCO!
VIGLIOTTI
MICIO: 6.5. Anche lui entra in
campo nel finale, quando la partita sta volgendo al termine. I pochi
minuti che rimangono lotta col solito vigore agonistico. A lui come a
Fabio grosso nel 2006 spetta il rigore più importante, l'ultimo. Lo
segna con la freddezza di un veterano, chiudendo una competizione che
lo ha visto protagonista. DECISIVO!
FIORINI:
VOTO 6. E’ sicuramente uno
dei Leoni in gabbia citati da Mr. Placidi a fine primo tempo e che
per sua stessa ammissione, fatica a tenere a bada perché scalpita
per entrare. Viene lanciato nella mischia nel finale del secondo
tempo per dare peso al reparto offensivo degli architetti ma
soprattutto per fare gol. E’ chiamato a buttarla dentro come solo
lui sa fare. Eppure quando ha l’occasione d'oro servita da Alfieri,
cicca clamorosamente la palla a pochi passi da una porta oltretutto
sguarnita lanciando il pallone ai campi di calcetto, manco fosse
Fontolino Fontolan.
Va precisato però per dovere di cronaca che era convalescente,
reduce da una brutta influenza che avrebbe dovuto escluderlo dalla
partita ma che lui, pur di esserci, è stato capace di mentire
spudoratamente sul suo stato fisico, mentale e anche sulla
dichiarazione dei redditi, a testimonianza che per questa squadra
farebbe di tutto, anche mentire spudoratamente ad un caro amico (Mr.
Placidi). BUGIARDO SI MA COL
CUORE GRANDE!
MR.
PLACIDI: VOTO 7.5. Il perché
di questo voto? Ora ve lo spieghiamo.
- Riesce a tenere alto il livello di concentrazione della "truppa" alternando video motivazionali a culi che Twercano con sottofondi di canzoni di R'n'B;
- si trattiene dall'escludere dall'11 iniziale il povero Vallerotonda, seppur consapevole che la sera precedente è andato al "All you can eat" di Sushi Yoshi seppur temendo che in partita sarà utile in partita come un California roll;
- riesce a domare la schiera di leoni seduti alle sue spalle in panchina per quasi tutta la partita, facendosi graffiare ripetutamente la schiena dai loro affilatissimi artigli e rispondendo con frustate alla Indiana Jones;
- Evita gli sproloqui emotivi che ne avevano caratterizzato i comportamenti per lunghi tratti della stagione, evitando insulti e minacce e lasciando posto solo a complimenti nei confronti dei propri giocatori;
- rilascia al momento opportuno le bestie graffianti ("Micione" Vigliotti, "El Bomber" Fiorini, Massimo "Killer" Colasanto su tutti) quando vede che la partita si avvia ai calci di rigore, inserendo ben 2 tra i 5 rigoristi, che risulteranno determinanti;
- Si trattiene dall' auto-schierarsi in campo titolare, premiando le ultime buone prestazioni di un Madonna non più in versione Veronica Ciccone ma in versione "divina";
- Rinuncia all'invito del collega "El Cholo" Simeone che lo aveva invitato nella sua casa di Buenos Aires per stare vicino alla squadra, simulando un raffreddore per non far sentire in colpa i propri giocatori
- ma soprattutto vince la seconda partita più importante e difficile della stagione, ma soprattutto riesce laddove nessuno era mai riuscito prima nel Trofeo del petrolio, una doppietta che gli garantisce di guardare tutti dall'alto verso il basso e incorniciare una stagione piena di soddisfazioni e di bussare alla porta del presidente che ha già pronto un contratto quinquennale blindatissimo per lui a 6 milioni di euro a stagione, meglio di Guardiola e Mourinho. SPECIAL DOUBLE!
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