IL PAGELLONE
FRANCINELLI:
VOTO 7. Bene i rinvii dal fondo, meno con palla tra
le mani un po' per la precisione del calcio che a volte finisce in out, un po' per la scelta del soggetto
destinatario: il Valle. Inizia a perdere tempo già dagli spogliatoi nel
pre-partita: tutti pronti tranne lui, proprio per mandare sin da subito il
messaggio alla Telecom che correttamente o "scorrettamente" il
campionato finirà oggi. Dopotutto a lui di stare sulle palle a tutta la Telecom
Italia importa poco, tanto a casa ha Fastweb come operatore e sul cellulare
Vodafone. Sfarfalla sul calcio d'angolo che per poco non fa prendere il gol. Per il resto la solita sicurezza, con anche
un paio di interventi niente male. Unica pecca le uscite che avvengono molto di
rado, roba che a confronto Wojciech Szczęsny potrebbe sembrare René Higuita. Lui si giustifica dicendo
che si sta per sposare e quindi da bravo nubendo esce solo con la moglie il
sabato sera o la domenica per andare da Ikea. COMPROMESSO!
PORCELLI M.:
VOTO 7.5. Infortunato, deve fare i conti col dolore
alla caviglia che non gli da tregua. Magari se smettesse di fare sesso
acrobatico guarirebbe in tempi ragionevoli, ma lui come a verdone nel famoso
film "Viaggi di nozze" piace
farlo strano. Da grande capitano quale è e grazie alle cure di un Febbraro in
versione crocerossina, stringe i denti e di scende in campo nonostante tutto.
Gioca una partita di grande sostanza, combattendo con rabbia ogni pallone.
Unico neo il fallo borderline
commesso sul Scatolini lanciato a rete che causa il temporaneo rigore poi
ritirato e che per pochissimo non compromette la partita. Deve ringraziare infatti
il buon Miranda in versione "Totò o
curt" (alias Salvatore Riina) che riesce a suon di velate (manco
tanto) minacce a far cambiare opinione alla terna arbitrale mostrandogli una
foto della sega circolare che tiene nella falegnameria di famiglia, roba che in
confronto Moggi-Giraudo-Bettega sembrano il Trio Lescano. Alza la coppa al
cielo e mette nel proprio palmares un campionato conquistato con la fascia al
braccio da capitano. CANNAVARO!
D'INVERNO:
VOTO 8.5. Trascorre la notte in ospedale. Le
malelingue dicono che sia andato lì per andare a trovare al reparto terapia
intensiva tutti quelli che gli hanno risposto male durante le partite
precedenti, chi lo conosce bene sa che quelli riposano in pace al Verano. In
realtà il buon D'Inve è l'ennesima vittima dell' All you can eat di un noto ristorante giapponese. In ogni caso non
mancherebbe a questa partita neppure se fosse ad un passo dalla tomba quindi si
fa fare 4 flebo, 3 trasfusioni e 2 panini co' la porchetta. Gioca una partita
priva di sbavature, con grinta e senso della posizione. Nei ritagli di tempo
cerca di trovare feeling col centravanti avversario che ogni tre per due gli
passa accanto urtandolo e facendogli salire i nervi. SPARTANO!
FEBBRARO:
VOTO 8. Gli studi di fisioterapia del fratello e i
problemi coi legamenti delle caviglie finalemnte tornano utili. Il bendaggio
eseguito alla caviglia del malconcio Porcelli è degna del Professor Mariani. A
lui è affidato il non semplice compito di marcare il Capocannoniere del torneo,
tale Scatolini, che ha un Palmares di
tutto rispetto tra cui anche una millantata militanza in serie D. Per sua
sfortuna anche il Febbro ha militato in serie D sia di calcio a 11 sia di
calcio a 5 quindi ha il doppio Palmares
nonché la presunzione di uno che ha giocato in serie A. Secondo una recente
statistica è risultato uno dei migliori terzini del torneo e comunque il primo
per presunzione. Partita quasi perfetta, con chiusure precise e anticipi
tempestivi. Dicono abbia imparato persino a fare la diagonale. Tre le sbavature
della partita: una incertezza di testa al primo tempo, un passaggio
intercettato che per poco non costa un blocco cardiaco a Mr Placidi e nel
secondo tempo una diagonale in cui non si intende con Francinelli del quale
aspettava l’uscita. Per il resto nulla da dire, annulla il proprio avversario
che si lamenta per tutta la partita di non essere stato servito, in realtà lo
hanno servito ma lui non l’ha quasi mai presa. BRACCONIERE!
CAPPELLI:
VOTO 7.5. Ritorna sui livelli che lo hanno incoronato
Barzagli. Dopo la partita di coppa con Alitalia in cui era stato relegato al
ruolo di centro-panchinaro da Mr. Placidi che si era schierato titolare al
posto suo, era apparso scuro in volto e per tutta la settimana era stato
irriconoscibile. Nella partita più importante della stagione ritrova la
titolarità e con essa il sorriso e la serenità che lo hanno sempre contraddistinto.
Qualcuno dice di avergli visto fatto fare la pace con Mr. Placidi che come
segno di pace lo ha accarezzato come da tradizione dopo essersi fatto il solito
esame pelvico. RITROVATO!
VIGLIOTTI
MOMMO: VOTO 8.5. Prestazione sontuosa di Javier “Mommo”
Vigliotti. Schierato come interno di centrocampo esegue alla perfezione il
compito a lui affidatogli da Mr. Placidi mettendosi alle calcagna della fonte
di gioco della Telecom, il n. 10 e capitano Dario Conti. In realtà non si
limita solo a quello ma si sdoppia, pressando praticamente chiunque orbiti nei
suoi paraggi. Anche in fase di spinta propulsiva è prezioso, con inserimenti
pericolosi che solo per la bravura della difesa avversaria non si tramutano in
qualcosa di più importante. Suda grinta da tutti i pori, un trattore che ara il
campo in lungo e in largo ponendo le basi per la semina finale di Alfieri. MOTORE!
VALLEROTONDA:
VOTO 5.5+2. Il voto è chiaramente sette e
mezzo, ma purtroppo il pc di Febbraro è impostato di default sul 5.5 accanto al
suo cognome e non ne vuole sapere di fare diversamente. Nel primo tempo è una
spina continua nel fianco della squadra avversaria, invertendo finalmente la
curiosa tendenza che di solito lo vede spina nel fianco della propria. Partita
di cuore e sacrificio, con inserimenti ficcanti che eludono il fuorigioco
avversario e ripiegamenti difensivi. Nel primo tempo fatica un po’ a contenere
la spinta avversaria che è spesso in superiorità numerica ma nel complesso è il
più pericoloso dei suoi con almeno due conclusioni che fanno gridare al gol.
Deve alzare bandiera bianca nel secondo tempo quando la spia dell’energia è sul
rosso e le gambe sono attanagliate dai crampi. GENEROSO!
BRUNETTI:
VOTO 7.5. E' decisamente la scelta a
sorpresa di giornata di Mr. Placidi. Assente per lungo tratto della stagione si
ritrova a essere schierato titolare nella partita più importante della
stagione. Partita di grande sacrificio e di tanto cuore, con un buon apporto
dinamico. Solitario, silenzioso e con un carattere mansueto, Brunetti
"Bruno" per gli amici, è lo specchio di questa squadra eclettica in
cui tutti sono importanti e nessuno è indispensabile. La sua stagione ricorda
un po' la parabola del Figlio al prodigo del vangelo secondo Luca. Inizia bene
la stagione come punto di riferimento, poi si smarrisce e infine ritrova la via
per la casa degli architetti che "uccidono" simbolicamente il
"vitello grasso" per festeggiarne il ritorno schierandolo titolare. Alza
bandiera bianca quando oramai è esausto, a confermare la consapevolezza che si
combatte tutti per la gloria comune e non per quella personale. Bella storia. EVANGELICO!
TAVANIELLO:
VOTO 7. A lui
viene affidato il ruolo di playmaker
con pochi compiti difensivi e tanta libertà d’azione. Inizia il primo tempo con
un po’ di tensione in corpo e con qualche difficoltà, sbagliando appoggi facili
e lanciando con scarsa precisione. Una punizione calciata male al primo tempo
apre un contropiede avversario e fa salire il livello dei succhi gastrici di Mr.
Placidi sui livelli di guardia. Poi al momento del calcio di rigore fischiato
ingiustamente al centravanti avversario riversa tutta la sua rabbia sul
centravanti avversario reo a suo avviso non solo di essersi buttato ma di aver
osato fare la voce grossa con lui. "El Tava" lo mette al suo posto
con una imbruttita epica che a confronto Kevin
Strootman sembra uno dei Teletubbies,
un mix tra The Rock e Hannibal the cannibal. Bello il
tentativo in cui palesa la volontà di dare l’addio al calcio per una giusta
causa, minacciando di morte il povero Scatolini che perde la sua aria da bullo
di periferia per vestire i panni di suor Paola. CATTIVO!
LEONARDI:
VOTO 7. Palloni giocati 1. Sbagliati 0. 100% di
successo. Pochi minuti ma di qualità, a dimostrare che l'importante è esserci e
che il minutaggio è per le statistiche. Comunque con lui in campo la squadra
vale di più, quantomeno in termini finanziari, anche se all'Agenzia delle
entrate sembrerebbe non essere d'accordo poiché Leo risulta
"senzatetto" dal 1996.
PREZIOSO!
ALFIERI:
VOTO 9.5. A lui
la palma del migliore in campo. Viene schierato da "falso nueve", le malelingue dicono più falso che nueve. Gioca un primo tempo da boa dell'attacco
degli architetti, muovendosi lungo tutto il fronte offensivo e non dando mai
punti di riferimento agli avversari. Fa così tante sponde per i compagni che
sembra giocare a Jorkiball. L'unico
modo che hanno per arginarlo è fargli sistematicamente fallo, vedi una
entrataccia subita al primo tempo lungo l'out
di sinistra. Mr Placidi gli chiede di pressare la coppia di centrali Telecom,
venuti da Belfiore per la partita, per bloccare l'impostazione della manovra
avversaria sul nascere. Raddoppia sistematicamente sul capitano avversario che incalzato
da lui e Mommo cade quasi in depressione. Segna il gol della vittoria nei
minuti finali della partita facendo crollare il comunale di Montespaccato e
manda in visibilio tutta la panchina ma soprattutto K.O. il buon Empler le cui
coronarie non reggono all'emozione e crolla al tappeto manco fosse stato
colpito da Rocky Balboa. Lui predica finta
calma alla CR7 mentre la sua barba ha persino un'erezione. MAN OF THE MATCH!
ALLOCCA:
VOTO 9. Entra a partita in corso nel secondo tempo
per dare maggiore peso al reparto offensivo degli architetti ma soprattutto per
dare il cambio ad un esausto Brunetti che alza bandiera bianca e chiede la
sostituzione. E’ il crack che rompe
gli equilibri della partita. La sua esuberanza atletica unita ad una tecnica da
giocatore di altra categoria, brekka la partita. Suo lo spunto e l’assist nei
minuti finali che mettono in condizione Alfieri di battere a rete e mandare in
estasi la squadra. Riceve palla in prossimità del calcio d’angolo, mette la
palla sotto la suola e fa un numero da prestigiatore degno di Dynamo di “Magician impossible”, facendo scomparire il pallone e facendolo
riapparire sui piedi di Alfieri che chiude in tap-in, mentre il difensore è ancora lì che lo cerca. E’ anche il
più smaliziato dei suoi e tenta di perdere tempo simulando un dolore al
ginocchio dopo un contrasto con il centravanti avversario, talmente convincente
da indurre un ingenuo Febbraro in piena trance
agonistica a dimenticare le sue doti di consumato attore drammaturgo napoletano
scuola Mario Merola che necessiti di cure mediche e che ne chiede addirittura
la sostituzione. SEITU KEITA (BALDE)!
IANNUZZI:
7.5 Entra in campo con la giusta mentalità e con
il piglio di chi sa che cosa deve fare. Durante i pochi minuti che trascorre in
campo lotta su tutti i palloni che gli capitano a tiro e quando li conquista li
porta saggiamente verso la bandierina del calcio d'angolo oppure si fa fare
fallo per trascorrere secondi preziosi. A differenza di altre volte in cui
aveva ecceduto in giocate rischiose quanto inopportune oppure autocelebrative,
entra in campo con grande umiltà rischiando poco o nulla e contribuendo
positivamente alla causa comune. MATURATO!
PORCELLI S.:
9. Ecco un'altra piacevole sorpresa di questo
finale di stagione appassionante. E' in una forma Olimpica, con gli avversari
che possono limitarsi al massimo a prendergli il numero di targa e segnalarlo
alle autorità competenti. Su quella fascia fa il bello e il cattivo tempo, dettando
legge come Billy the Kid nel far west. Dribbling, sterzate
accelerazioni, persino la telecamera ha il suo bel da fare per riuscire a
inquadrarlo. E' l'arma in più degli architetti. Mr. Placidi lo sa e lo schiera
come punta esterna, guardando il mostro da lui stesso creato e plasmato e
coccolandoselo come Sigourny Weawer
alla nascita del suo piccolo nella scena finale di uno degli Alien della saga. Bello il consiglio che
mr. Placidi gli propina a fine primo tempo: "hai il cervello che va a tre e le gambe che vanno a 10, pensa con le
gambe". Lui lo ascolta e mette il turbo. ETRATERRESTRE!
FIORINI:
VOTO 7. Entra nel finale del secondo tempo per dare
un punto di riferimento al reparto offensivo degli architetti in particolare
sulle palle inattive. Sprizza voglia da tutti i pori e lotta come un ossesso su
ogni pallone come se fosse l’ultimo. Da antologia una combo di contrasti in cui
in tre avversari non riescono a strappargli il pallone dai pieni. BA BAM!
MR. PLACIDI:
VOTO 10. E' si signori miei. Questa volta è la
perfezione. Gioca una partita a scacchi con l’avversario, con l’umiltà dei
forti e, come diceva una famosa pubblicità: oggi la Lola ha dato il meglio, vi
spieghiamo in punti il perché:
-
Prepara minuziosamente la partita
in settimana alternando bastone e carota, dando consigli a destra e a manca e
lavorando di psicologia su alcuni dei suoi giocatori-chiave;
-
Prepara atleticamente al meglio
la squadra con una seduta atletica martedì e una di rifinitura il giovedì,
facendo arrivare i propri giocatori nella miglior condizione atletica possibile
all’incontro;
-
Schiera una formazione pressoché
perfetta, con scelte d’organico coraggiose ed esclusioni eccellenti: vedi la
scelta di escludere Allocca e il Bomber Fiorini dall’11 iniziale e di inserire
Brunetti dal primo minuto a centrocampo
-
Studia in maniera maniacale il
modulo di gioco avversario, individuando le contromosse, in particolare individuando
nei cambi di gioco avversari l'arma principale;
-
Sceglie un modulo ad hoc per la situazione, con un 4-3-3
che in realtà è un 4-4-2 che in realtà è un 4-5-1 che in realtà è un 4-6-0 con
Alfieri falso nueve e Vallerotonda e Porcelli Jr. che fungono da attaccanti
quando attaccanti non lo sono, non dando alcun riferimento alla linea difensiva
avversari;
-
Affida compiti precisi e
minuziosi ai propri giocatori, con marcature calibrate al millimetro per
interrompere le trame di gioco della Telecom sin dalla fase d’impostazione, non
rinunciando al proprio gioco e chiedendo il raddoppio sistematico dei
centrocampisti sui terzini;
-
Schiera coraggiosamente D’Inverno
nonostante sia ultraconvalescente. A proposito i suoi funerali si terranno
giovedì;
-
Carica la squadra a dovere ma
senza eccedere;
-
Seleziona una poesia che fa
leggere a Miranda prima dell'incontro che commuove la metà dei giocatori e
scalda i cuori dell’altra metà;
-
Evita per tutto l’arco della
partita di offendere i propri giocatori, contenendo le proprie esternazioni e i
propri istinti primordiali, dispensando principalmente buoni consigli e
disposizioni e lasciandoli giocare con serenità;
-
Inserisce nei momenti chiave le
proprie contromosse, schierando giocatori freschi nel secondo tempo che trovano
completamente scoperti gli avversari;
-
Scacco matto.
Vince la partita più importante e difficile
della stagione, a casa della 2° in classifica, concludendo imbattuto il torneo.
Vola in patria invitato dal collega Mourinho che lo invita come premio a
trascorrere un weekend di relax nella sua villa a Lisbona a aptto che gli dia
alcune perle del suo sapere. SPECIAL ONE!
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