IL PAGELLONE
FRANCINELLI:
VOTO 5. Inizio tranquillo per
l'esperto portiere degli Architetti, qualche uscita qualche rinvio e
ordinaria amministrazione. A metà del primo tempo però, su un cross
apparentemente innocuo, esce in uscita chiamando la palla sulla testa
di Febbraro che già si faceva il segno della croce poichè
impossibilitato a spostarsi e invece di bloccarla fa succedere il
patatrac. Fa l'unica parata buona su un'azione a gioco fermo per
fuorigioco. PAPEROTTO!
PORCELLI
M.: VOTO 7.5. Il mister decide
di cambiargli partner, sostituendo il mansueto Madonna con il rude
D'Inverno. La nuova coppia da subito buoni frutti rimpallando quasi
tutte le offensive create dai geometri. Prestazione maiuscola per il
capitano degli architetti che da' grande sicurezza al reparto
difensivo con il meglio del suo repertorio: anticipo, scivolata e
colpo di testa. Urla "Matteo" a squarciagola tanto che il
suo grido ancora echeggia in tutto il Cinodromo, non facendo dormire
i cani. Intercetta di testa così tanti palloni alti che a fine
partita accuserà un po' di emicrania. Unica nota stonata il meschino
tentativo di non attribuirsi il gol vittoria per paura di dover
portare le "relle". E' comunque Lui il muro difensivo degli
architetti, non perfettamente a piombo, ma invalicabile si cui si
infrangono i sogni di gloria dei geometri. THE
WALL!
D'INVERNO:
VOTO 6.5. Prende il posto di
San Francesco Madonna, ma l'aria del santo lui proprio non ce l'ha.
Già da giovedì in allenamento fa' intuire che con lui dietro è
un'altra musica, distribuendo calci al pallone e agli avversari senza
tanti complimenti. Ne sanno qualcosa Ridolfi e Simone Rossi che
vengono rinviati al mittente durante la partitella. Giocatore
semplice dai piedi dai mezzi tecnici modesti é uno stopper vecchio
stile. E' un mix tra Claudio Gentile e Pasquale Bruno. Duro nei
contrasti, utilizza palla o gamba come filosofia di gioco, con
apprezzamento del mister che fosse per lui ne schiererebbe 11 così.
GLADIATORE!
VIGLIOTTI
S.: VOTO 7. A lui il compito
di marcare il più pericoloso della compagine dei Geometri. Il mister
cerca di mettergli addosso la giusta adrenalina raccontandogli che
quello che dovrà marcare ha giocato nella Lupa Frascati e nel
Baraccalugo negli anni ottanta, ma lui non si scompone. Inizia
discretamente, cercando di arginare l'impeto del n. 10 avversario che
ha un passo diverso dal suo. Determinato e concentrato alterna le
buone maniere con le cattive, facendo un preziosissimo lavoro di
contenimento e di ripartenza. Cresce nel corso della partita,
trovando la misura per ammansire l'asso dei geometri facendolo
sembrare più che un leggendario una leggenda metropolitana.
AMMAZZAGRANDI!
FEBBRARO:
VOTO 4. Il voto è il mix tra
una prestazione da 6.5 e un epilogo da 3 arrotondato per difetto. Già
negli spogliatoi é concentrato e carico, molto carico...forse
troppo. La consapevolezza che i geometri gli rubano il lavoro (come
gli extracomunitari) e che fanno gli APE a 40 euro su groupon
non lo fa dormire la notte, la richiesta della mezz'ora richiesta lo
imbizzarrisce. E' talmente carico che il mister Placidi al momento
del discorso non ha esitazioni, lo guarda negli occhi e ci vede il
fuoco. Lui sbava e gli trema la voce per la rabbia e fa un discorso
più simile a Braveheart che a un discorso pre-partita di pallone.
Durante il primo tempo riesce fortunatamente a canalizzare
l'adrenalina positivamente sul campo con buone giocate e con la
giusta concentrazione. Al secondo tempo però cade nel più antico
dei tranelli. Già ammonito si lascia coinvolgere in una schermaglia
verbale senza capo ne coda da una vecchia volpe con tanto di coda e
ci abbocca come un novellino. Prende il secondo giallo e lascia
anzitempo il campo e i compagni in 10 per la parte finale della gara.
Per sua fortuna la squadra in 10 risolve la partita e lui può
smettere di partecipare all'asta on line per comprare una cintura di
castità su e-bay. POLLO
ARROSTO!
CAPPELLI:
VOTO 6.5. Partita al solito
diligente e concentrata. Mr Placidi gli assegna l'ennesimo ruolo
diverso nel suo scacchiere per la sua duttilità e lui lo ripaga
ampiamente delle aspettative. Impeccabile in fase di rottura, mostra
qualche lacuna in fase di impostazione della manovra. Nel complesso
bene, il mister sa di poter contare su di lui in tutti i ruoli,
portiere incluso, Francinelli è avvisato. CAMALEONTE!
VALLEROTONDA:
VOTO 8. Prestazione ottima la
sua, che zittisce le voci di presunte relazioni con procaci signorine
che lo starebbero spremendo come un pompelmo della settimana
precedente. Mr Placidi lo guarda in cagnesco tutta la settimana e non
gli rivolge la parola a lavoro. Sente talmente il fiato di Alfieri e
Allocca sul collo, che meditano di prendersi il suo posto, tanto da
spostare addirittura la partenza del treno per Bologna. Gioca un
primo tempo perfetto, corre contrasta riparte dribbla. E'
incontenibile. Il più delle volte lo devono abbattere per frenarne
l'impeto. E' suo il merito di rovesciare le sorti di una partita che
sembrava segnata dall'errore iniziale di Francinelli, intercettando
un lancio in profondità e anticipando il portiere in uscita. Fa
ammattire il terzino avversario, fa espellere il portiere dei
geometri procurandosi il rigore, fa molto molto bene. Al secondo
tempo cala di intensità quando la partita ormai l'ha già
indirizzata al meglio. PROTAGONISTA!
RIDOLFI:
VOTO 6.5. Inizia la partita
sbagliando un po' tutto. L'unica cosa che gli riesce perfettamente è
litigare con Francinelli urlandosi a distanza di più di 60 metri e
di suscitare le ire di tutti i compagni. Inizialmente è meno in
palla del solito e si incarta nell'autoerotismo delle proprie giocate
che in confronto Menez sembrerebbe Lele Oriali. Quando poi Valle
viene atterrato in area e l'arbitro decreta il rigore si carica la
responsabilità di tirarlo. Mentre il resto dei giocatori discute
Marco tiene il pallone tra le mani, manco fosse Oliver Hutton quando
parla con la palla dicendole che è il suo migliore amico, e forse il
pensiero per un attimo gli va al calcio di rigore sbagliato contro
Alitalia con il sottofondo musicale de "La leva calcistica del
'68" di de Gregori. Ma Marco
non ha paura, di tirare un calcio di rigore...e
sigla con freddezza spiazzando il portiere avversario. Da lì in poi
gioca un'altra partita fatta di maggiore tranquillità e di passaggi
a due tocchi. Mentre tutti lo festeggiano lui si fa un selfie e
aggiorna le proprie statistiche, pensando al premio di miglior
giocatore del torneo. EGOCENTRICO!
FIORINI:
VOTO 5,5. Entra a partita in
corso nel secondo tempo per dare maggiore peso al reparto offensivo
degli architetti in particolare sulle palle inattive. Purtroppo però
entra nella fase di stanca della partita, quando i palloni arrivano
poco precisi e le interruzioni diventano numerose. I pochi palloni
che gli arrivano però non vengono addomesticati da un giocatore del
suo calibro e lui non riesce a dare il contributo sperato per il
quale era stato chiamato. In settimana si è distinto più fuori dal
campo che dentro: infatti da quando ha letto "Chiamatemi Bomber"
di Bobo Vieri ha iniziato a postare video delle sue serate mondane
col Dandy e Califano sul gruppo di wattsap ricevendo insulti a
profusione. BOBBOLONE!
TAVANIELLO:
VOTO 6. Schierato titolare
dopo la brillante prestazione contro la compagine degli AFH, da
sostanza ad un centrocampo muscolare creato per l'occasione da Mr.
Placidi. Il ridotto minutaggio nelle gambe, non gli permette di
proporsi in fase offensiva e pertanto preferisce diligentemente
tenere la posizione e i compiti assegnatigli, chiudendo con
tempestività i tentativi di ripartenza avversari. Lascia le sortite
offensive al proprio compagno di reparto Colasanto. Qualche buona
punizione pericolosa calciata nell'area avversaria, nel complesso
positivo. Cala alla distanza tanto da dover essere sostituito nel
finale di secondo tempo. DILIGENTE!
COLASANTO:
VOTO 6. Non riesce a ripetere
la prestazione della settimana precedente dal punto di vista della
qualità, ma si batte con foga e tenacia come il resto della squadra
e comunque è lui nel primo tempo a prodursi negli inserimenti più
temibili. Un primo staccando con tempismo sul secondo palo e
schiacciando di testa un calcio di punizione battuto da Tavaniello:
di poco a lato a portiere spiazzato. Il secondo su una corta respinta
in area dell'estremo difensore avversario, in cui tenta di avvivare
per primo su una palla che rimbalza quasi sulla linea ma col piede
sbagliato e quindi manca il tap-in vincente. In fase difensiva soffre
un po' il suo diretto avversario, un ragazzino che avrà si è no la
metà dei suoi anni e che salta come una gazzella, ma che nel
complesso non lo impensierisce più di tanto. INCURSORE!
VIGLIOTTI:
VOTO 6. Il Mister lo schiera
in campo dal primo minuto un po' a sorpresa, preferendolo
all'inossidabile Fiorini e affidandosi a lui per la fase
realizzativa. Micione, così lo chiamano scherzosamente i compagni,
gioca un primo tempo positivo alternando giocate generose a favore
dei compagni a tentativi insensati di girarsi pur se ben marcato.
Riceve la sua dose giornaliera di zampate dalla difesa avversaria in
silenzio e le restituisce al mittente con altrettanta generosità. Si
batte come un leone (forse è per questo che lo chiamano Micione)
giocando una partita nel complesso positiva. Al momento della
sostituzione spiazza tutti con un gesto di disappunto, segno della
volontà da parte di questo ragazzo di rimanere in campo e continuare
la lotta. LEONE IN GABBIA!
MR.
PLACIDI: VOTO 7,5. Abbandona
il look di Renzo Ulivieri per quello di Mancini al Manchester City
per far capire che lui non solo è allenatore di spessore ma è anche
internazionale. Si veste di tutto punto, esce di casa e va a fare
colazione al solito bar chiedendo cappuccino e cornetto con lo slang
anglosassone e n'altro po' rischia il linciaggio, allora si ricorda
che abita a Morena e chiama il barista cor fischio, tutto ok.
E'
in perfetta sintonia con lo spirito della partita. Piove, fa
freschetto e ci sarà battaglia. Tutte cose che a lui piacciono,
resiste a stento alla tentazione di spogliarsi e schierarsi titolare.
Imposta
la partita come uno stratega, elucubrando varianti partita in corso e
cambi di modulo, lasciando il match winner Alfieri relegato in
panchina al pari dei bomber Allocca e Fiorini.
Ha
lo sguardo di chi sa che è uno scontro fondamentale e quando al
primo tempo il pallone scivola dalle mani di Francinelli e gli
avversari insaccano perde l'aplomb
inglese e vorrebbe mordere Francinelli sulla safena. Ha un orgasmo al
rigore con annessa espulsione e vedendo come corre e gioca la sua
squadra capisce che porterà a casa i tre punti e festeggerà da
Bomber navigato qual'è. Peccato che al secondo tempo la squadra sia
meno aggressiva e concreta e finisca per ridursi agli ultimi minuti
per chiudere l'incontro, causandogli la solita gastrite.
Predica
tutta la settimana nessuna tragedia anche in caso di sconfitta,
ovviamente nessun componente della squadra gli crede temendo di dover
arare il campo a suon di corsa area-area. Nonostante sia imbattuto,
con 2 pareggi e 6 vittorie (coppa compresa) arriva sempre agli
allenamenti incazzato nero lamentandosi di tutto, dall'orario
all'abbigliamento, dalla pressione dei palloni al colore dei fratini.
INCONTENTABILE!
Nessun commento:
Posta un commento