mercoledì 2 marzo 2016

18 GIORNATA - 21 TP - LE PAGELLE DI MR FEBBRIZILIANI

Geometri Roma - Architetti Roma Calcio 1:3
Reti Architetti: Marco Ridolfi, Marco Rodolfi (R), Daniele Vigliotti

IL PAGELLONE

MIRANDA: VOTO 5.5. Si interrompe la striscia positiva del portiere degli architetti, che non subiva gol da un numero imprecisabile di partite e che mette fine alla legenda metropolitana che il Francio sia sfigato. Viene immediatamente chiamato agli straordinari con la speranza che pari il rigore un po' troppo frettolosamente e generosamente fischiato contro le camisetas blanca. Palla da una parte Miranda dall’altra. Incolpevole sul rigore mostra molte incertezze sui rilanci dal fondo che, a differenza delle ultime uscite, non arrivano neppure a metà campo: deja vu. INVOLUTO!

MADONNA: VOTO 5.5 Viene schierato titolare in uno dei crocevia di stagione seppure non goda troppo dei favori di Mr. Placidi che è dall'inizio dell'anno lo chiama San Francesco, tanto che le malelingue dicono che stia pensando di prendere i voti. Pronti via commette una ingenuità colossale che poteva costare una stagione: fallo in area sul n. 9 avversario e calcio di rigore. A fine primo tempo viene brutalizzato da Mr Placidi un versione Nightmare che gli piomba addosso come una furia e lo insulta così tanto da fargli scendere persino una lacrima. ATTERRITO!

D’INVERNO: VOTO 6.5. I geometri giocano palla lunga e pedalare ed hanno come unico punto di riferimento il n. 9 che si muove lungo tutto il fronte d’attacco ma che sembra prediligere gli spazi invitanti che si creano tra Porcelli e Madonna. Mancandogli un avversario da frollare, decide di dedicarsi all’impostazione della manovra con risultati apprezzabili. Per il resto buone chiusure e tanta sostanza. COLONNA!

PORCELLI: VOTO 5.5 Era tutta la settimana che sembrava non essere lui, privato di quell’allegria e quel sorriso che di solito lo accompagnano. Arriva al campo scuro in volto, poi quando si accorge di dover marcare il n. 9 avversario gli monta la rabbia e inizia a sbavare come fosse affetto da lyssavirus (virus della rabbia ndr.). E’ nervoso oltremodo e sfoga il suo nervosismo alternando imprechi e minacce ai compagni (vedi il povero Febbraro, già alla seconda volta, ndr.) ma soprattutto giocando con fretta tutti i palloni che gli capitano a tiro, mancando di precisione. Ha anche una occasione ghiottissima al primo tempo sugli sviluppi di un calcio di punizione ma la spreca banalmente incartandosi su se stesso che neppure Mattia Destro in giornata no ci riuscirebbe. Paradossalmente il suo merito maggiore è quello di far espellere il n. 9 avversario abbozzando alla pizza ricevuta, dando la possibilità alla propria squadra di giocare in superiorità numerica per tutto il secondo tempo. IRRASCIBILE!

VIGLIOTTI MOMMO: VOTO 6. Schierato nel ruolo di interno destro di centrocampo in cui è stato innalzato a titolo di “Javier”, gioca una partita di sostanza peccando però di precisione in fase di impostazione. Finora il Mommo era stato sempre elogiato per la sua forza fisica, poi dopo essere stato ridicolizzato dal fratello minore in partitella in un contrasto che lo aveva visto volare come un palloncino ad elio, si era dedicato in settimana alla visione dei video di Pirlo su youtube. Contro i geometri tenta di emulare il regista bianconero: il risultato? I lanci per i compagni raggiungono raramente il destinatario e spesso la linea del fallo laterale causando i calcoli biliari a Mr. Placidi. PIEDE RUVIDO!

FEBBRARO: VOTO 5.5. (quasi 6 tendente al 6 e mezzo) Primo tempo privo di squilli offensivi con qualche amnesia difensiva: tentativi fantasiosi di lancio in profondità.  A fine primo tempo è il più insultato dello spogliatoio (al pari di Madonna), manco fosse colpevole del momentaneo svantaggio, e viene additato come “Pippa”. Fortunatamente lui ha un ego spaventoso e quindi non sia abbatte anzi trova gli stimoli giusti per tornare in campo nel secondo tempo e giocare una buona seconda frazione di gioco. Prova anche la sortita offensiva con due tentativi da fuori area che però centrano le macchine parcheggiate nel parcheggio antistante il campo.  CAPRO ESPIATORIO!

TAVANIELLO: VOTO 6.5. Nelle ultime settimane era stato poco presente agli allenamenti per problemi fisici e non poteva essere in perfetta forma. Il modulo 4-1-4-1 lo esalta perché è libero di impostare a piacimento senza aver timore di scivolare sui pezzi di nduja lasciati dal compagno di reparto (chi vuol capir capisca) assente causa infortunio. Buona gara, fatta di geometrie essenziali e pulite. A fine primo tempo raccoglie i pezzi del puzzle dei compagni di squadra dopo il passaggio dell’uragano Placidi, facendo le veci di un Porcelli in versione Lupo solitario, risollevando il morale della squadra ed ergendosi a capitano pro-tempore. La squadra si ricompatta e sotto la sua guida ritrova gioco ed armonia. LEADER!

ALFIERI: VOTO 5.5. La barba è ricresciuta eppure dell’Alfiere ammirato nella prima parte della stagione ancora sembra non essere ritornato. Gioca un primo tempo facendosi trovare troppo spesso fuori posizione, improvvisandosi falso nueve. Al secondo tempo ritrova la posizione ma manca di precisione sottoporta. Ad un giocatore con la sua tecnica non è permesso sbagliare certi tiri a pochi passi dal portiere.  SPRECONE!

AMATO: VOTO 6. Viene inserito nel secondo tempo per dare freschezza al centrocampo. In realtà lui che è avvezzo alle battaglie rimane disorientato dalla mancanza di avversari con cui duellare e, rassegnato si dedica all’impostazione con risultati soddisfacenti. METRONOMO!

COLASANTO: VOTO 6. Buono il suo approccio alla partita. Entra nel secondo tempo con il solito brio e dinamismo, dando il proprio contributo in termini di spinta propulsiva. Prezioso anche in fase difensiva con ripiegamenti. Mezzo secolo e non sentirlo. HIGHLANDER!

LEONARDI: VOTO SV. Pochi minuti e pochi palloni giocati per poterlo giudicare a dovere.

VALLEROTONDA: VOTO 6.5. Dopo tante critiche da finalmente segnali di risveglio. Il “bello addormentato” è attivo sul fronte offensivo, proponendosi con continuità sia nel primo che nel secondo tempo come costante spina nel fianco. Manca però di concretezza al momento di servire ai compagni il tap-in vincente o trovare egli stesso la via del gol. Calci d’angolo da rivedere però tanto spirito di sacrificio e tanta corsa. REDIVIVO!

RIDOLFI: VOTO 8. Nella partita psicologicamente più difficile, è surreale che sia il Sovrano Grande Ispettore Generale (per chi non lo sapesse è il 33° e ultimo grado della Massoneria) a tirare via le castagne dal fuoco. Febbraro in versione Cassandra aveva predetto che sarebbe stato proprio lui a decidere l’incontro e così è stato. Già al primo tempo aveva dato segnali di partecipazione al gioco e voglia di rivincita nei confronti di chi ormai lo considerava solo la versione bora di “Brontolo”. Al secondo tempo decide l’incontro con un primo gol da rapinatore d’area sul secondo palo (non rinunciando comunque alla vena polemica sottolineando che in realtà lui non avrebbe dovuto trovarsi là) e con un rigore procurato e trasformato che regala il vantaggio agli architetti e fa esplodere di gioia tutta la panchina, allenatore compreso. Lo hanno aspettato e finalmente è tornato. GODOT? NO GODO!

ALLOCCA: VOTO 6.5. La relazione con l’ex di CR7 e la brutta prestazione offerta contro AFH sono soltanto un pallido ricordo sbiadito. In miglioramento rispetto all'ultima prestazione, ritrova in una delle partite più importanti della stagione sia gli spunti che finora lo avevano incoronato come Re di Borbone sia l’amore (si mormora un flirt con la cantante Rihanna). Gioca un primo tempo diligente cercando di mantenere la posizione e di spingere in profondità. Esce per un  risentimento muscolare, coccolato da Mr Placidi con le fans che rimangono col fiato sospeso per l’entità dell’infortunio del loro beniamino. IN RIALZO!

VIGLIOTTI MICIO: VOTO 8.5. Lasciato in panchina a causa di una contusione all’alluce del piede che lo affligge da un paio di settimane, viene inserito nella seconda metà del secondo tempo per dare peso al reparto offensivo e preparare l’assalto finale al fortino dei geometri. La sua entrata in campo ricorda un po’ la scena di del film “Ace Ventura l’acchiappa animali” quando in sella a un monster truck insegue i nemici gridando “perché nessuno vuole giocare con meee??!”. Gioca una partita come Fabio Borini dei bei tempi col coltello fra i denti, da dell’andiccappato al terzino avversario, insegue tutti quelli presenti al comunale di Torre Angela perfino quelli che stavano montando in auto per tornarsene a casa. E' devastante e da una delle sue scorribande offensive nasce il pareggio degli architetti: discesa prepotente sulla fascia e cross col contagiri sul secondo palo per l’accorrente Ridolfi. Segna il gol della certezza con una azione personale e con freddezza batte l’estremo difensore avversario, correndo verso la panchina avversaria e facendo il segno irriverente dell’orecchio come Hulk Hogan, pure se in panca erano rimasti solo due accompagnatori e un dirigente che stava raccogliendo i fratini: senza pietà. CICLONE!



MR. PLACIDI: VOTO 6. Chissà quali filmati di Velasco si vede lui, che cita quello dell’alzatore e dello schiacciatore, mandando un messaggio neppure tanto velato al suo pupillo-massone Ridolfi, e poi si comporta come un ibrido tra Trapattoni al Bayern, Capuano dell’Arezzo e Daimon del cartone “Mila e Shiro due cuori nella pallavolo”.
Comunque. Che è teso lo si capisce già dalla formazione, quando da i compiti così velocemente da non far capire a nessuno chi deve fare cosa. Per sua fortuna sono sempre gli stessi compiti e quindi ognuno sa cosa deve fare.
Non sa chi far giocare in porta fino all’ultimo tanto che per decidersi si affida alla capacità dei propri portieri di prepararsi la borsa chiedendo a Miranda una serie di indumenti improbabili presenti all’interno della sua. Alla fine decide di schierarlo titolare dopo avergli detto per tutta la settimana che avrebbe scaldato la panchina, scontentandoli apparentemente entrambi.
Sbaglia la persona a cui affidare il discorso pre partita, sorteggiando il buon Empler che riesce nell’arduo compito di far peggio di Porcelli Jr, Iannuzzi e Gagliostro messi assieme.
Nell’intervallo tocca il fondo: entra come una furia, sbrana in primis il povero Febbraro indicandolo come Pippa vera, poi violenta una borsa davanti agli occhi di tutta la squadra, poi fa piangere Madonna accusandolo di fargli i dispetti in campo, poi zittisce malamente Vigliotti e prima di uscire dallo spogliatoio insulta i restanti giocatori definendoli delle merde. Ma siamo sicuri che si ispiri proprio a Velasco questo allenatore?
Tuttavia in maniera totalmente inaspettata il suo sproloquio verbale carica alcuni dei suoi giocatori che al rientro in campo appaiono trasformati e ritrovano grinta e determinazione ribaltando il risultato e raddrizzando i binari di un treno che sembrava stesse per deragliare irreparabilmente. Infine i suoi cambi sono azzeccati, fra tutti quello di Vigliotti Micio.
Mancano 4 partite alla fine del campionato, riuscirà l’Ammiraglio Placidi a portare al porto designato la nave degli architetti? Riuscirà a mantenere i nervi saldi e la mente lucida? Speriamo di si, le probabilità che ci scappi il morto sono altissime. Madonna e Febbraro sono avvisati. HANNIBAL THE CANNIBAL!



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