mercoledì 17 febbraio 2016

16 GIORNATA - 21 TP - LE PAGELLE DI MR FEBBRIZILIANI

IL PAGELLONE

MIRANDA: VOTO 6. Partita diligente ma priva di particolari impegni per l’estremo difensore degli architetti che inanella l’ennesima partita positiva e priva di gol. Seppur poco impegnato si fa trovare pronto nelle uscite e soprattutto sull’unico tiro pericoloso della compagine Alitalia, un tiro all’angolo basso sinistro da parte del n. 9  avversario. Lui lo para con plasticità, strizzando l’occhio ai fotografi, lasciando lo 0 alla voce gol subiti anche se verrà ricordato più per l’accostamento della sua persona alla figura del nano ottomano combattente in piedi su uno sgabello. Lui non la prende bene e cerca di farsi giustizia da solo a suon di minacce.  IRRITATO!

D’INVERNO: VOTO 7. La partita è importantissima e lui si fa trovare pronto e concentrato, non rinunciando alle sue peculiarità, alternando chiusure puntuali a minacce di morte. Poche sbavature e tanta sostanza, comanda la linea difensiva con grande personalità ed esperienza. Ha un carattere burbero eppure ad ogni partita stringe nuove amicizie, ovunque va trova nuovi amici. Chiedere al n. 7 dell’Alitalia che viene ammansito a dovere già nel primo tempo, a suon di imbruttite e contrasti vigorosi, tanto da venirlo a salutare a fine partita cercandolo negli spogliatoi, cercando il suo perdono. DURO!

CAPPELLI: VOTO 6.5. Prestazione di sostanza da parte del Professore che quando viene schierato è garanzia di affidabilità, ancor più come centrale di difesa che è il ruolo che lui predilige. Il suo diretto avversario, ha forse la metà degli anni del prof. eppure la differenza in campo non si sente minimamente. Chiusure precise, anticipi e anche qualche bel calcione ben assestato è il programma giornaliero della lezione. SOLIDO!   

VIGLIOTTI MOMMO: VOTO 6. Forse non è nel suo miglior periodo dal punto di vista del rendimento, ma non dal punto di vista dell’impegno, infatti ci mette la solita abnegazione e il solito vigore. Soffre un po’ la manovra offensiva della propria squadra che si sviluppa principalmente sulla sinistra e che raramente gira il pallone anche sulla destra, relegandolo ai soli compiti difensivi e privandolo di gioiose discese. Inizia con qualche difficoltà ma cresce alla distanza, limitando le scorribande avversarie e giocando una partita accorta. TRASCURATO!

FEBBRARO: VOTO 7. Inizia così così sbagliando qualche appoggio e lancio e facendosi trovare fuori posizione in un paio di occasioni, costringendo D’Inverno agli straordinari. Poi cresce progressivamente, in particolare nella spinta offensiva e verso la fine del primo tempo fa l’assist del momentaneo 1-0 con un dribbling fulminante degno del miglior Denilson verdeoro, offrendo ad un ispirato Allocca l’assist al bacio che lui è bravissimo a concretizzare in rete girando dal limite. Il resto della sua partita è in crescendo, fino a che sulla sua fascia non si scorge più nessuno. CARIOCA!

TAVANIELLO: VOTO 5. Partita strana quella del centromediano degli architetti che non è in forma e soffre il centrocampo avversario più del dovuto. Un po’ per la presenza nello stesso ruolo di un centrocampista dalle caratteristiche simili, un po’ per la qualità del centrocampo dell’Alitalia, unica vera arma degli avversari. Il tutto condito da un caldo inspiegabile fuori stagione che lo fa sudare oltremodo, manco stesse dentro una sauna. Sta di fatto che non imposta come sa e sembra essere poco lucido nei momenti decisivi, tanto da costringere Mr. Placidi a chiedergli se ce la fa e a sostituirlo ad inizio secondo tempo alla prima occasione utile. SVUOTATO!

GAGLIOSTRO VOTO 6.5. Bello il suo discorso pre-partita, toccante, che qualcuno ha paragonato per profondità solo a quello di Steve Jobs agli studenti dell’Università di Stanford. Premiato con la fascia di capitano per l’assenza dovuta a squalifica del Porcellone nazionale, sente forse troppo l’onere della fascia non riuscendo a impostare come al solito, pestandosi i piedi più di una volta con il compagno di reparto Tavaniello. Quando però inizia a infuriare la battaglia e il clima in campo si fa incandescente gli sale il livello di nduja nel sangue ed esce fuori il Calabrese che è in lui: gomitate, minacce e imbruttite. Roba che Strootman a confronto sembrerebbe un chierichetto. Gli avversari se lo guardano perplessi anche perché non capiscono una sola parola di ciò che gli esce dalla bocca. MALAVITOSO! 

ALFIERI: VOTO 6. Partita non semplice anche per il longilineo centrocampista degli architetti. Il primo tempo è battagliero ma trova pane per i suoi denti. Non è dinamico come al solito e anche la qualità dei palloni che tocca non è quella a cui ha abituato la squadra. Forse il  processo di ricrescita della barba è troppo lento e al momento non è né carne né pesce. SANSONE!

AMATO: VOTO 6. Viene inserito con l’ordinativo di spezzare le trame di gioco offensive e fare diga davanti alla difesa. Ha licenza di uccidere, manco fosse 007 e lui si dedica con passione al compito affidatogli, braccando gli avversari come fosse il lupo della steppa. PREDATORE!

LEONARDI: VOTO 6. Schierato al secondo tempo, entra nella fase calda del match, quando ormai le parole e le zampate volano alte come gli aquiloni. Gioca bene i palloni che gli capitano sebbene il match sia diventato più fisico che tecnico. Ha il grande merito di andare difendere il proprio compagno di squadra, mettendo a posto il n. 10 avversario, reo di aver attaccato senza un valido motivo il povero Busà accusandolo ingiustamente di avergli rifilato un calcio di troppo. Lui lo difende dicendo: “ma che te la prendi con un regazzino?”. Busà che anagraficamente segna almeno un pezzo da 30 sulla carta d’identità lo guarda perplesso ma con gli occhi che gli brillano mentre osserva estasiato il suo salvatore. SUPEREROE!

BUSA’: VOTO 6. Viene lanciato nel finale e pur mancando solo pochi minuti alla fine ci mette l’anima e pressa tutti quelli con la palla manco fosse un cucciolo al parco. Purtroppo viene frainteso e diventa vittima di bullismo da parte del n. 10 di Alitalia che gli acciacca i piedi in retromarcia, roba che neppure una pessima ballerina ci riuscirebbe. Per sua fortuna interviene super-Leonardi a difenderlo con tanto di bianco destriero. BAMBI!

IANNUZZI: VOTO 6.5. Entra nel secondo tempo e ha il merito di servire con un assist delizioso il pallone per il gol della sicurezza del 2-0. Si fa notare anche per un liscio clamoroso, nel tentativo di lanciare un proprio compagno in profondità, roba che difficilmente neppure nelle migliori balere della Romagna si vedrebbe. Nel complesso partita generosa, fatta di corsa, sacrificio e qualche passaggio d’esterno di troppo. Verrà sicuramente ricordato per il contributo dato durante il discorso pre-partita dell’amico Gagliostro, roba da Gianni e Pinotto. ORATORE!  

VALLEROTONDA: VOTO 5. Quattro partite in 10 giorni sono tante per tutti e lui aveva già dato segnali di scarsa lucidità nella partita di coppa in cui era stato arginato senza troppi problemi da uno che, almeno dall’aspetto, sembrava più idoneo a giocare una partita di majong che una di pallone. L’effetto degli steroidi sta svanendo e lui nelle ultime due partite è tornato ad essere un giocatore spento, privo di idee e spunti di livello. Ha come diretto avversario un bimbo di 18 anni senza particolari qualità, eppure non lo salta quasi mai. Le azioni che fa non sono mai pulite e Mr. Placidi decide di sostituirlo a inizio secondo tempo preferendogli forze più fresche o persino una scrivania con tanto di sedia. IMMOBILE!

RIDOLFI: VOTO 5. Non ha il ritmo partita nelle gambe, eppure a fiato da vendere. Peccato che lo utilizzi per lamentarsi di tutto e di tutti piuttosto che correre: dei compagni che non gli danno la palla, degli scarpini troppo stretti, del caldo, degli avversari che lo maltrattano, dell’arbitro che non gli fischia nulla. Parla praticamente sempre sbuffando e sentenziando sugli errori altrui e sulle mancate opportunità. Gioca un primo tempo sbagliando molti appoggi e incartandosi in un dedalo di dribbling senza capo ne coda. Per ora tutti lo incoraggiano e lo spronano, aspettando che torni il giocatore ammirato in alcune partite, ma che per ora sembra uno strumento stonato in un’orchestra ben affiatata. TROMBONE!

ALLOCCA: VOTO 8. Sono settimane che il suo profilo facebook viene visitato da Irina Shayk che cerca di consolarsi dopo la rottura della love story con CR7, eppure lui rimane concentrato sull’obiettivo della settimana. Venerdì aveva contattato il gruppo per parlare di lavoro e aveva rimediato più prese per il culo lui che Valerio Scanu sui social. L’unica risposta sensata la ottiene da Febbraro, krumiro per abitudine e subappaltatore per vocazione che gli promette un APE scontato in caso di doppietta. Casualmente i due gol portano la sua firma. Tiro fulminante su assist dello stesso Febbraro al primo tempo e dribbling sul portiere in uscita per il secondo gol. Per il resto ottima partita fatta di corsa muscoli e colpi di testa. MERCENARIO!

CIAFFI: VOTO 6. Seconda apparizione del neo acquisto degli architetti che però non impressiona al pari della precedente uscita. Gioca una gara dignitosa senza acuti né   BOA!


PORCELLI JR.: 6. Entra nel secondo tempo e prova a dare il suo contributo. In parte ci riesce con accelerazioni e buone coperture, in parte non riesce a spingere come nelle ultime uscite. Nel complesso positivo. IN CRESCITA!

MR. PLACIDI: VOTO 7. Voci di corridoio lo indicano come successore sulla panchina di Alitalia che vorrebbe allestire una squadra che possa puntare al titolo il prossimo anno. Si dice che gli abbiano anche promesso uno sconto del 30% sui voli nazionali e del 20% su quelli internazionali in partenza da Fiumicino. Lui però abita a due passi da Ciampino e se non gli includono le partenze da lì l’affare salta, staremo a vedere.
E’ forse la partita più difficile da preparare per il Generale degli architetti che già alla partita di andata ha dovuto lasciare punti preziosi contro l’agguerrita compagine verde dell’Alitalia calcio. L’Alitalia infatti naviga tranquilla verso una salvezza pressoché certa e rappresenta una variabile imprevedibile del campionato. Riesce a limitare il raggio d’azione del centrocampo degli avversari, unico vero punto di forza di questa squadra, con Tavaniello e Gagliostro, concentrando il proprio gioco offensivo sulle fasce, in particolare la sinistra, dove da direttive ai terzini di spingere forte offensivamente per creare la superiorità in quella porzione di campo. Le sue scelte lo premiano in particolare sull’azione del primo gol.

Una leggenda metropolitana dice che a fine partita Ezio Sella sia andato da lui chiedendogli un autografo e lui abbia risposto mi spiace mister ma so daaLazio. Sarà vero? IRRIDUCIBILE!

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