domenica 7 febbraio 2016

15 GIORNATA - 21 TP - LE PAGELLE DI MR FEBBRIZILIANI




IL PAGELLONE

MIRANDA: VOTO 6.5 Partita di normale amministrazione per l’estremo difensore degli architetti, poco impegnato per gran parte della partita. Buoni rinvii dal fondo che arrivano fino al centrocampo e oltre, alla faccia delle prese in giro di Mr. Placidi e compagni. E’ determinante sull’unica vera occasione della squadra avversaria, quando il n. 7 avversario viene lanciato a rete e tenta un pallonetto a tu per tu col portiere degli architetti, che invece di abboccare alla finta rimane reattivo in piedi e gli schiaccia in faccia il pallone con un movimento di braccia degno di un giocatore del NBA. GUARDIANO!

PORCELLI M.: VOTO 7 I clienti di giornata non spiccano né per simpatia né per lealtà sportiva, lui non abbocca alle provocazioni e si tiene costantemente concentrato sull’obiettivo 3 punti. Impareggiabile al solito sulle palle alte non concede spazio alle iniziative degli attaccanti avversari, anticipando con puntualità e pulendo l’area nelle rare situazioni di peridolo. Doveva farsi perdonare l’assenza ingiustificata per essere rimasto a casa a vedere Sassuolo – Roma martedì sera, beh diciamo che ci è riuscito anche se la fascia da capitano è una preda ambita e lui ha esaurito i bonus. DECISO!

MADONNA: VOTO 6. Entra in campo al posto di un nervosissimo D’Inverno, per evitare che la squadra degli architetti rimanga in 10 e per dare ancora più centimetri alla difesa, per porre fine all’unico tema offensivo dell’ADG, la palla lunga e pedalata. Come entra al centravanti avversario viene un quasi colpo, perché capisce che da lì i poi non ne prenderà più uno di testa (laddove prima l’avesse mai presa). Gioca una partita corretta e accorta con un’unica sbavatura che però grazie al reattivo Miranda non cambia l’andamento e le sorti della partita. CORRAZIERE!

D’INVERNO: VOTO 5. La partita è ad alto contenuto di nervosismo e lui decide di stemperare il clima buttando metaforicamente parlando, una tanica intera di benzina sul fuoco. I suoi modi bruschi sono rinomati, ma di solito trovano avversari intelligenti e che come si direbbe a Napoli, “tengono famiglia”, che di solito gli girano al largo e ne evitano addirittura lo sguardo. In questo caso trova pan per focaccia nei numeri 7 e 11 avversari, evidentemente avvezzi alle minacce e alle battaglie fisico-psicologiche. Ha un modo decisamente originale di festeggiare il gol del vantaggio siglato dal Valle, invece di abbracciare i compagni decide di abbracciare la faccia del 7 avversario con una cinquina che trasforma la partita in una corrida e che per mera fortuna non viene ravvisata dell’arbitro, che ne avrebbe sicuramente causato l’espulsione lasciando in 10 gli architetti in una partita fondamentale. Alla minaccia ricevuta “ti voglio vedere piangere” detta dal n.7 avversario lui sorride rispondendo “basta che mi costringimi a vedere la saga Twilight”. AVVELENATO!

VIGLIOTTI MOMMO: VOTO 6. Inizia la partita sbagliando alcune palle semplici, un appoggio e una suolata che non trova il pallone e finisce in out. Cresce col passare dei minuti, raddoppiando le marcature e facendosi trovare pronto a qualche scorribanda sulla fascia destra. Per il resto gioca una partita ordinata, meno brillante del solito, ma pur sempre positiva. STAZIONARIO!

ROSSI PAOLO: VOTO 6. Partita di commiato per il terzino sinistro degli architetti con tanto di giro d’onore e ritiro della maglietta con tanto di numero, come si è soliti riservare agli eccellenti, con lui Baresi e Maldini. Entra nel secondo tempo in una sorta di staffetta metaforica con Febbraro che per look e numero d’imprechi ne ricorda le fattezze (che chi direbbe la fattanza). Lascia negli occhi di tutti l’immagine delle sue giocate ma soprattutto l’immagine delle sue ciappe mostrate fieramente al vento, prima di tasferirsi a Londra dove quelli del RIBA lo aspettano a braccia aperte nelle loro fila, forse non sapendo bene cosa gli aspetta. ONCE ARCHITECT, ARCHITECT FOR EVER!

FEBBRARO: VOTO 6.5. Prima dell’inizio della partita stringe la mano a Vallerotonda presentandosi con la speranza che stringendo amicizia gli passi almeno una volta il pallone ed è così. Almeno due cross su calcio d’angolo battuto corto tra i due. Si fa notare per un tunnel ai danni del giocatore più qualitativo degli avversari, che esegue come simbolo come per lanciare un messaggio di risposta a Mr Placidi che lo accusava di avergli tentato una busta in allenamento e lo aveva minacciato di gambizzarlo. Per il resto la solita partita accorta, fatta di buone giocate e qualche discesa sulla fascia che, come al solito diventa il deserto dei Tartari, e lui troneggia nel deserto. SOLITARIO!

TAVANIELLO: VOTO 6.5. Partita ordinata del faro degli architetti che per la serie “ubi maior minor cessat” (“dove c’è un maggiore il minore cessa” per chi non masticasse di locuzioni latine) si dedica più al lavoro sporco e a tenere la posizione piuttosto che dedicarsi all’impostazione e alle incursioni offensive. Ha conoscenti nella squadra avversaria ed essendo compagno di squadra e amico di D’Inverno, ha qualche imbarazzo nel “difendere” quest’ultimo nel parapiglia generale che ne segue dall’accusa abbastanza fondata di aver colpito a palla lontana un avversario reo di averlo provocato. Lui sfoggia tutta la sua diplomazia e lo difende alla Keanu Reeves in giacca e cravatta nel celebre film con Al Pacino. AVVOCATO DEL DIAVOLO!

GAGLIOSTRO VOTO 7.5. Mr. Placidi punta molto su questo ragazzo che ricorda un po’ Aquilani ai tempi della Roma. Da una parte per le caratteristiche tecniche del giocatore, elevate per il livello medio di questo campionato, dall’altra per le movenze lente ed eleganti, ma soprattutto per le sue caratteristiche fisiche che lo rendono fragile come una porcellana e che costringono spesso lontano dai campi per diverso tempo. Ottima comunque la sua partita, condita di giocate di alto fattura, tra cui l’assist con cui manda in gol per la seconda segnatura Vallerotonda, lancio di trenta metri a cambiare fronte di gioco, tanta roba. Le malelingue dicono che in realtà faccia finta essere infortunato e che si sia fatto fare il certificato medico dallo stesso medico di Knowankwo Kanu per permettersi di avere il venerdì sera libero, per poter fare le serate alcooliche di cui va tanto fiero e che a lui piacciono tanto. MALATO IMMAGINARIO!

ALFIERI: VOTO 6.5. La scorsa settimana si è presentato senza barba e nessuno l’ha salutato all’arrivo, non tanto per la delusione quanto per l’impossibilità di riconoscerlo. Per fortuna sta ricrescendo velocemente e questo ne permette l’individuazione in mezzo al campo e quindi di servirlo con puntualità. E’ l’organizzatore del gioco del centrocampo, non tanto nell’accezione di regista, quanto di sapiente pulitore di palle sporche e di geometrie, una sorta di Strootman per semplicità di gioco e intelligenza tattica, ma col fisico di un soffiatore di minestrine. Ha anche lui delle antipatie nella rosa avversaria per vecchie ruggini accumulate nel corso degli anni, ma per fortuna le trascura per rendersi utile alla squadra con umiltà e professionismo. LAVATRICE!

AMATO: VOTO 5.5. Nel finale di partita viene mandato in campo il Pitbull del centrocampo, il Medel degli architetti, il figlio di Zangief di Street Fighter, insomma il buon Antonio con la richiesta di mordere le caviglie avversarie e di pressare come un ossesso. Lui non riesce a interpretare il pensiero dell’allenatore riuscendo solo a concentrare su di se gli ultimi insulti rimasti in gola a Mr. Placidi, che lo accusa di non pressare a dovere e di arretrare eccessivamente il baricentro della squadra. INSULTATO!

BRUNETTI: VOTO SV. Entra nel secondo tempo e dopo pochi minuti di gioco deve arrendersi ad un infortunio muscolare. Ingiudicabile. A lui vanno gli auguri di pronta guarigione di tutta la squadra. INBOCCALLUPO!

VIGLIOTTI MICIONE: VOTO 7. Scontrosa, sgarbata, antipatica, battagliera. Quando la partita ha queste caratteristiche portate il Micio con voi. In un passaggio del De bello gallico di Cesare è scritto: “se devi incontrare un nemico mandagli un messaggero, se devi muovere guerra mandagli un micione”. Non solo batte e combatte, facendo ammonire mezza difesa buscando più calci della gamba di un fidanzatino sotto al tavolo alla prima cena i genitori di Lei, ma ha anche la lucidità e la qualità di servire splendidamente Vallerotonda sul filo del fuorigioco e servirgli l’assist per il gol del vantaggio. CONDOTTIERO!

VALLEROTONDA: VOTO 7.5. Lascia da parte le fiale di Febbraro che gli creano solo movimenti tellurici del basso ventre a favore di nandrolone ed Epo e i risultati migliorano decisamente (e grazie). Inizia la partita al suo solito, sembrando avulso dalla manovra e in giornata no, facendosi infilare e anticipare da uno che avrà quasi vent’anni più di lui e il decuplo dei capelli bianchi. Lui che è ragazzo educato e rispettoso gli cede sempre il passo e gli cede pure il posto a sedere sull’autobus. Poi quando il terzino avversario non lo ringrazia ci rimane male e decide di vendicarsi rovinandogli la giornata. In due occasioni infatti gli scappa e piazza un uno-due micidiale: tiro sul primo palo al primo tempo su lancio a tagliare del Micio nazionale e tiro incrociato sul secondo palo al secondo tempo su lancio sventagliato di Gagliostro. Decide l’incontro con due gol-sentenza ricevendo i complimenti perfino dal suo più accanito critico (Febbraro), con tanto di foto ricordo e costringendolo a dargli finalmente una votazione positiva. SENTENZA!

ALLOCCA: VOTO 6.5. Prima della partita ha al solito un bel da fare per firmare autografi, rilasciare interviste e fotografie ai fans accorsi al Comunale Cotral di via della Vasca navale. Entrato nello spogliatoio viene anche lui dopato a dovere da un Febbraro in versione pusher che gli rifila la stessa sbobba che da a Valle da un po’ di tempo. Il risultato è che è tarantolato e a tratti ha anche qualche tic. Ricorda per movenze e dopamina nel sangue Keita della Lazio, con un doppio passo degno del miglior Garrincha. Però tutta questa estrosità e dinamicità non viene messa sempre a servizio della squadra e a tratti diventa ridondante, a tratti un po’ irritante. Un po’ come i dribbling di Ridolfi che nonostante le serpentine in dribbling si ritrova quasi sempre allo stesso punto di partenza, manco stesse facendo il gioco dell’oca. Nel primo tempo sbaglia un paio di gol facili facili peccando di egoismo, nel secondo tempo invece si mette a disposizione dei compagni giocando una buona partita distribuendo un buon numero di palloni preziosi. IMBIZZARRITO!

CIAFFI: VOTO 6. Esordio stagionale per uno degli ultimi colpi del mercato di gennaio degli Architetti Roma Calcio. Giocatore d’esperienza del reparto offensivo ha di positivo un evidente conoscenza del gioco del calcio e di negativo una longeva amicizia con Ridolfi e Mr. Placidi. Non esattamente il miglior biglietto da visita. Entra e si da’ da fare mostrando buona visione di gioco e senso della posizione, quando però la partita ormai non sembra avere più tante emozioni da regalare. Nel complesso discrete sponde anche se gioca perlopiù trotterellando come Seedorf non cambiando mai di passo. BOA!

PORCELLI JR.: 6.5. Entra nel secondo tempo e gioca una partita diligente sfornando cross a ripetizione fino ad addirittura meritarsi l’onore di calciare un calcio d’angolo, proprio lui che a inizio stagione era stato additato più volte di indossasse gli scarpini al contrario. Migliora a vista d’occhio e sicuramente sarà una pedina preziosa per le prossime 4 partite in 10 giorni. IN CRESCITA!

MR. PLACIDI: VOTO 7. E’ costretto a preparare la partita in un clima difficile all’interno dello spogliatoio, dovendo far fronte alla loggia Massonica messa in piedi da Ridolfi e Co., in polemica aperta con l’allenatore e che può annoverare tra i propri tesserati diversi senatori del calibro di Fabiani, Fiorini, Rossi, uno dei Vigliotti, Cannone, Brunetti, metà di Vallerotonda, Leonardi, Miranda, Madonna e in ultimo il Porcello capitano. Inoltre deve anche tenere a freno un Gonzalo che segna a ripetizione in allenamento e chiede spazio in campo. Già negli allenamenti settimanali cerca di tenere alta la concentrazione della squadra, ricordando l’importanza del match, catechizzando il Capitano per aver saltato l’allenamento del martedì per futili motivi e chiedendo al resto della squadra di chiamare i compagni assenti dicendo loro di venirsi ad allenare nonostante abbia una presenza media di 23 giocatori, roba che neanche le squadre di Prima categoria ce l’hanno. La partita, ha pienamente ragione lui, è difficile nonostante il divario di punti in classifica e quindi predica attenzione e mette in guardia i giocatori sulla pericolosità inei campionati del mondo intero dei testacoda. Sceglie un undici iniziale ben assortito e ha il pregio di attirare su di se tutte le antipatie della squadra avversaria e azzeccando inoltre il timing della sostituzione a fino primo tempo del fidato d’Inverno prevenendone una probabilissima espulsione. Perde un po’ la bussola delle sostituzioni tanto che non si accorge di averle esaurite, costringendo un esausto Gagliostro a giocare tutta la partita. In ogni caso porta gli ennesimi 3 punti a casa, gongolando per la vittoria e godendo come un riccio per la perdita di terreno da parte dei geometri a casa della BNL, che lo portano solo soletto a +5 in vetta alla classifica, e lo avvicinano all’obiettivo stagionale. ARRAPATO!

LEONARDI: VOTO 10. Non gioca neppure un minuto, non tocca neppure un pallone, eppure è lui a fare la cosa più bella della giornata e a lui va il voto più alto della squadra. Bellissimo il gesto infatti nei confronti del compagno di squadra al momento dell’ultima sostituzione utile, quando cede il proprio posto a favore di Paolo Rossi, dandogli la possibilità di essere salutato dalla sua stessa tifoseria e compagni, che lo insultano e lo prendono in giro per tutto l’arco della partita proprio come piace a lui. Il gesto è un gesto profondo, che dimostra l’amore verso un compagno di squadra, che cede il passo con grande altruismo, proprio come l’amato antepone il bene dell’amata al proprio. GENTLEMAN!

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