martedì 19 gennaio 2016

12 GIORNATA - 21 TP - LE PAGELLE DI MR FEBBRIZILIANI

IL PAGELLONE



FRANCINELLI: VOTO 6.5 Si fa trovare pronto sulle poche azioni a rete costruite dalla squadra avversaria. Una punizione dalla distanza e un tentativo da fuori area non possono di certo impensierire più di tanto il rodato estremo difensore degli architetti, sugli scudi durante tutta la settimana. Sale alla ribalta più per il tempo che trascorre a terra dolorante dopo le entrate in netto ritardo degli avversari che per le parate effettuate. Nel primo tempo e nel secondo viene infatti caricato dai fratelli Sinke appena scesi dall'Amistad, che pur se platealmente in ritardo non arrestano la propria corsa e franano rovinosamente sull'estremo difensore degli architetti. Lui sfrutta a pieno le occasioni riuscendo a far perdere tra i 10 e i 15 minuti di gioco e di fatto accorciando la durata dell'incontro a favore dei compagni, dando finalmente un senso al corso teatrale scuola partenopea che sta seguendo assieme ad Allocca. ATTORE!

PORCELLI M.: VOTO 6.5 Centrale difensivo con licenza del gol, ha nel primo tempo un'occasione colossale per portare in vantaggio la propria squadra quando, sugli sviluppi di un calcio di punizione dalla tre-quarti, si libera bene dalla marcatura avversaria colpisce ma colpisce di testa chiudendo occhi manco stesse spegnendo le candeline di una torta di compleanno, mandando alto da posizione più che favorevole e ricevendo più insulti di un deputato grillino alla festa dell'Unità. Ingaggia un duello personale fatto di sportellate con il centravanti avversario, un carrozziere che ha il doppio dei suoi anni e il triplo dei kili e la metà dei suoi capelli, vincendo si ai punti ma non riuscendo quasi mai a resistere alla tentazione di fargli fallo. IRRUENTO!

MADONNA: VOTO 6. Tenuto lontano dai campi per diverse ragioni (prima infortunio, poi vacanza, poi ritiro spirituale) viene gettato nella mischia per scelta tecnica in una delle partite crocevia della stagione. Mr. Placidi sa che la partita sarà probabilmente ad alto coefficiente aereo e decide di schierare una formazione dei corrazzieri, escludendo automaticamente chiunque sia sotto il metro e settanta, roba che manco durante le selezioni di una sfilata di alta moda maschile. Qualche ripensamento nella scelta lo crea quando cerca di imitare Del Piero in un lontano derby Torino-Juve tentando di portarsi la palla in avanti con il tacco andando a vuoto clamorosamente e aprendo un contropiede che avrebbe potuto compromettere irrimediabilmente la partita e, conoscendo Mr Placidi, anche il suo futuro calcistico. Per il resto gioca una partita ordinata fatta di giocate semplici ed efficaci. Da dimenticare una punizione dal limite tirata con le tre-dita che supera si la barriera, ma anche il portiere, la porta, la recinzione, i palazzi circostanti, il quartiere di Fonte Meravigliosa e il Grande Raccordo Anulare. S-GRAZIATO!

CAPPELLI: VOTO 6.5. Ennesima prestazione diligente da parte del professore. Preferito ad un Vigliotti apparso opaco nell'ultima uscita contro la Telecom si ritrova a dover affrontare come avversario uno dei fratelli Asamoah, con caratteristiche calcistiche dinamiche e che nei primi minuti gli da del filo da torcere. Il professore non si scompone si mette in trincea, aspettando il momento giusto per sferrare le controffensive. Nel primo tempo finisce in parità lo scontro. Nel secondo tempo il professore gli prende le misure, tecniche e fisiche annullandolo tatticamente con anticipi tempestivi e puntuali e annullandolo psicologicamente quando, approfittando di una pausa di gioco, gli mostra la propria fettuccia e dimostrandogli che l'uccello più grosso è il suo e che addirittura è pure più nero. Parimpampu ecco che Asamoah non c'é più. DOMATORE!

VIGLIOTTI: VOTO 6. Entra nel finale di partita al posto di Cappelli con la stessa voglia di un bambino all'entrata di un parco giochi. Corre salta combatte e crossa. VOGLIOSO!

FEBBRARO: VOTO 6.5. Chiamato a riscattare la brutta prestazione del sabato precedente, si impone sulla fascia con autorità. In realtà non trova proprio opposizione sulla propria fascia di competenza, più per mancanza di un avversario che per proprie qualità. Mr. Placidi gli schiera Micione, un attaccante, come esterno alto di un finto 4-5-1 e lui capisce che dovrà dedicarsi più alla fase difensiva che a quella offensiva. Per sua fortuna la fascia sinistra invece è per lunghi tratti una landa desolata priva di forme di vita intelligenti e lui si può permettere un pomeriggio tranquillo di normale amministrazione, con tanto di drink con l'ombrellino manco stesse in vacanza. RILASSATO!

TAVANIELLO: VOTO 7. Da quando è rientrato in squadra é diventato insostituibile. Mr Placidi gli ha affidato da tempo le redini del centrocampo e lui le tiene salde nelle sue mani con autorevolezza, trascinando la squadra nei momenti difficili e ponendosi come fonte di gioco inesauribile. Fa più lanci lui in una partita che un parà della Folgore durante la naia, innescando le scorribande del terribile tridente d'attacco degli architetti che corre all'impazzata all'arrembaggio quando lui ha la palla tra i piedi. Si autoproclama tiratore di tutto, dalle punizioni dal limite, a quelle a centrocampo fino alle rimesse dal fondo del portiere, risultando a tratti un po' invadente. Ogni tanto pecca di precisione danneggiando qualche automobile nel parcheggio, ma nel complesso la mira non gli manca. QUARTERBACK!

DE SANTIS VOTO 6.5. Mr. Placidi punta molto su questo ragazzo che per caratteristiche fisiche e conto in banca ricorda Paul Pogba. Lo schiera titolare come interno sinistro di centrocampo, per dare centimetri di altezza al centrocampo in una partita in cui la palla verrà giocata più in aria che a terra. Ha come diretto avversario l'altro Asamoah, quello ancora più stronzo dell'altro, che lo sfida alla gara delle randellate e che la gamba (una delle 3 n.d.r.) non la toglie mai. Gioca una partita tutto cuore e polmoni, buttandosi a capofitto nella lotta finché deve purtroppo lasciare il campo anzitempo sul finire della prima frazione di gioco, causa un contrasto durissimo ai limiti del regolamento, con il centrocampista avversario. A lui va un grandissimo in bocca al lupo da parte di tutti e l'augurio di rivederlo presto in campo a lottare col resto alla squadra. EROICO! 

COLASANTO: VOTO 7. Lo si vede da settimane che è entrato in forma: corre, salta, contrasta, imposta. Si allena con lo stesso impegno e spirito di un adolescente pur avendo quasi 10 lustri. Entra nel secondo tempo per rinvigorire il centrocampo, giocando una partita di grande sostanza e qualità. E’ su tutti palloni e con lui la linea mediana acquista dinamismo ed esperienza. Diciamoci la verità, questo giocatore invece di invecchiare ringiovanisce manco fosse Dorian Gray. PETER PAN!


ALFIERI: VOTO 7. Inizia la stagione come esterno di centrocampo, con ottimi risultati, siglando diversi gol di cui alcuni molto pesanti. Successivamente per caratteristiche tecniche, eccellente tecnica personale e buona visione di gioco, e necessità di organico viene impiegato da Mr. Placidi come interno di centrocampo con risultati addirittura migliori dei precedenti. E' un sapiente rifinitore, che si trasforma da diamante grezzo a gemma preziosa nello scrigno degli architetti quando gioca a 2 tocchi ed evita di specchiarsi come Vanitoso dei Puffi. Sopraffino il tocco con cui assiste AF24 eludendo il fuorigioco avversario e mettendo a tu per tu con il portiere il compagno di squadra. Facendo le dovute proporzioni ha i piedi di Pirlo e la faccia da pirla. REGISTA!

VIGLIOTTI MICIONE: VOTO 6. Esuberante come sempre si batte come un leone però con meno ordine e meno risultati del solito. Il suo diretto avversario trascorre gran parte del tempo a raccogliere il libretto della pensione e lui mosso a compassione non lo affronta con la dovuta aggressività e lo aiuta ad attraversare gli incroci stradali, tanto da costringere il presuntuoso Febbraro nell'intervallo a prenderlo da una parte e chiedergli "ma ti sei accorto che quello che ti marca è una pippa? Prendine consapevolezza e spianalo". Nel complesso si da' da fare ma senza pungere come ci si aspetterebbe dopo i risultati delle ultime uscite. Non per giustificarlo ma qualche attenuante gli va data poiché per l'occasione Mr. Placidi lo schiera esterno di sinistra di fatto spostandolo "fuoriruolo" , preferendogli l'esperto Fiorini deposto sull'altare del sacrificio per placare l'ira dei centrali avversari. Dopotutto pensandoci bene forse Micione dovrebbe quasi quasi ringraziarlo. MISERICORDIOSO!   

VALLEROTONDA: VOTO 6.  Febbraro stufo di vedergli assumere sostanze rinvigorenti prive di effetti gli porta una dose del suo tonico da battaglia. In realtà trattasi di acqua sporca marrone scarto di lavorazione della lavanda delle lenticchie del venerdì sera. Si spera nell’effetto placebo. Entra a metà del secondo tempo quando la partita assomiglia più alla mattanza dei tonni che a una partita di pallone. Zampate vengono elargite con la stessa facilità di un “like” su Facebook e lui è preso nella morsa di due aguzzini che nel giro di 20 minuti gli rifilano almeno una dozzina di calci ben assestati. Lui incassa e fa rifiatare la squadra a suon di punizioni rimediate. Ha sul suo piede migliore (come se ne avesse uno ndr.) una palla facile facile dentro l’area per siglare una rete preziosa, ma per eccesso di altruismo preferisce passarla ad un compagno in posizione defilata e per giunta con scarsa precisione. Indimenticabile il sombrero che riesce a farsi fare un da uno che gioca seduto su una sedia e pesa 90 kg. IN RIPRESA!

FIORINI: VOTO 7,5. Come dice il detto inglese: "When the going gets tough, the tough gets going" ovvero per chi non mastica albionese, "quando il gioco si fa duro i duri incominciano a giocare". Mr. Placidi gli chiede di fare il difensore in attacco, marcando a uomo il centrale avversario, fonte principale del gioco dei banchieri. La partita è maschia dai primi minuti. I difensori Unicredit sono scesi in campo con guantoni e paradenti ed Alberto capisce da subito che ci vorrà tutta la sua esperienza per uscire incolume da quella macelleria. Si mette all'angolo e incassa, come un pugile navigato, dalle botte agli insulti, dalle minacce alle vessazioni, riuscendo ad irretire il centrale Unicredit, un peso massimo di 100 Kg, che non lo prende quasi mai e non può che fermarlo se non con le cattive. A lui va buona parte del merito della vittoria degli architetti, perché è grazie a lui che il panzer avversario perdere le staffe e lo scalcia senza riguardi a palla ormai passata guadagnando anzitempo gli spogliatoi e mettendo in automatico la parola fine sull'incontro. Per noi quest' Alberto è proprio un duro a morire. BRUCE WILLIS!

ALLOCCA: VOTO 8. E' il più paparazzato degli architetti e quello con più followers sui social. Il suo profilo instangram è già il più cliccato del 2016 e la rivista Sports illustrated lo ha scelto come uomo copertina del mese di Gennaio. Aurelio de Laurentiis ha dichiarato che in caso di scudetto del Napoli lo comprerà nel mercato di Agosto per aprire un ciclo. Il tridente d'attacco Allocca - Higuain -Insigne già fa sognare tutti i tifosi partenopei, soprattutto il pubblico femminile ("e femmene").  Lui che è professionista vero non si lascia distrarre dalle voci di mercato e sfodera l'ennesima prestazione superlativa, raggiungendo Fiorini Alberto nell'Olimpo dei Bomber della squadra con 6 reti e decidendo con una doppietta pesantissima un incontro fondamentale per il proseguo del cammino degli architetti. E' fortunato nel primo tempo quando trova una deviazione vincente sul proprio calcio di punizione, che spiazza il portiere e porta in vantaggio la squadra. E' abile invece quando, su pregevole passaggio in profondità di un Alfieri in versione assistman, scatta sul filo del fuorigioco ed anticipa il portiere avversario in uscita, chiudendo definitivamente la partita. Mr. Placidi lo toglie nel finale per regalargli la standing ovation e lasciargli il tempo di firmare qualche autografo ai fans . DIVO!

FALCHETTI: VOTO 6. Mister Placidi gli chiede di muoversi su tutto il fronte offensivo e usare un deodorante al Ph neutro. Lui lo ascolta con attenzione ma poi fa di testa sua comprando un rimedio naturale a base di limone ed alcool. Il risultato? Quando lui è in campo sembra aumentare il peso offensivo e sembra di veder correre una bottiglia di Limoncé. Pregevole un suo slalom tra gli avversari, degno del miglior Alberto Tomba che però invece di portarlo più vicino alla porta avversaria lo conduce praticamente a ridosso della propria linea difensiva. Entra nel finale di partita non appena arriva al campo i paramedici per un Fiorini frollato a dovere, lui ci rimane male perché vorrebbe ricostituire la coppia temibilissima dei "gemelli del goal". ARBRE MAGIQUE!

PORCELLI JR E LEONARDI.: 6. Entrano nel finale, troppo poco il minutaggio per poter incidere sull'andamento gara, ma preziosi per mettere minuti nelle gambe e sentirsi parte integrante della vittoria. Fanno rifiatare i compagni e si prendono la propria dose di calci, permettendo inoltre a Mr. Placidi di far scorrere del tempo prezioso e portare a casa i 3 punti meritati.

EMPLER, FABIANI, ROSSI, E TUTTI I TIFOSI IN TRIBUNA VOTO: 10. Si allenano pur in non perfette condizioni stringendo i denti. Seguono tutte le partite della squadra, in casa e in trasferta, tenendo alto il morale, sacrificando tutti i sabato mattina e rischiando che i propri figli chiamino papà il lattaio e che le proprie mogli chiedano divorzio ed alimenti. Supportano moralmente la squadra e si prodigano con il materiale. Si cambiano a fine primo tempo con 4 gradi centigradi di temperatura outdoor solo aumentare le soluzioni di Mr. Placidi. Fanno gesti irriverendi a fine partita (vedi T.Empler) per suggellare il risultato acquisito. Creano diversivi ed espedienti su richiesta, vedi l'invasione canina contro Telecom e la sit-com con il mister di AFH. IMPAGABILI E INSOSTITUIBILI!!

MR. PLACIDI: VOTO 8. Occorre dare a Cesare quel ch’è di Cesare. Se era fuori di ogni ragionevole dubbio che il precedente pareggio con la Telecom era in buona parte imputabile alle sue scelte iniziali, è altrettanto innegabile che questa vittoria ha molto del suo.  La sua infatti è una partita a scacchi sapientemente giocata dall’inizio alla fine degna del miglior stratega infatti:
1.   sceglie coraggiosamente di tenere fuori dall’11 iniziale alcuni dei giocatori da lui più impiegati: Vigliotti, Vallerotonda, Ridolfi solo per citarne alcuni, che mentre infuria la battaglia gli vandalizzano la Mini cooper e gli revocano l'amicizia su Facebook;
2.   inserisce coraggiosamente nell’11 titolare giocatori che non avevano avuto molto spazio e giocatori che non erano schierati titolari da un bel pezzo di stagione: Madonna e De Santis su tutti, spiazzando pronostici e bookmakers;
3.   sceglie modulo tattico ed interpreti principali modellandole sulla caratteristiche dell’avversario: un 4-3-3 camuffato da 4-5-1 camaleontico, irrobustendo la linea mediana;
4.   blocca la fonte di gioco avversaria sacrificando il Bomber Fiorini in marcatura a uomo sul loro centrale difensivo, rischiandone incolumità e carriera;
5.   sceglie i titolari sulla base dell’altezza dei giocatori per intercettare i lunghi lanci e dominare il gioco aereo avversario, facendo piangere il piccolo Ridolfi reo di aver sviluppato troppo poco endocrinologicamente parlando durante l'adolescenza;
6.   innervosisce la squadra avversaria protestando su ogni decisione arbitrale attirando su di se tutti gli insulti e le attenzioni come suggerisce il capitolo primo paragrafo 1 del libro di Josè Muorinho, rischiando il linciaggio e la castità anale;
7.   rilascia dichiarazioni mendaci sulla solidità finanziaria della banca Unicredit, procurando un crack finanziario e paura nei correntisti che manco la grande depressione del 1929 aveva potuto;
8.   chiude immediatamente il proprio conto corrente “My genius” di Unicredit aprendo un conto giovani in bancoposta presentando mendaci documenti anagrafici, fregandosene altamente dei reati penali di falso ideologico e materiale.

Insomma con un Placidi così in forma la nave degli architetti può veleggiare nel mare del torneo diritta verso la meta. COMMODORO!

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