lunedì 7 dicembre 2015

9 GIORNATA - 21 TP - LE PAGELLE DI MR FEBBRIZILIANI

IL PAGELLONE




MIRANDA: VOTO 8. Partita perfetta dell'estremo difensore degli Architetti, con interventi ottimi che tengono a galla la squadra a più riprese in entrambi i tempi di gioco. David sciorina con semplicità il meglio del proprio repertorio: parata d’istinto, parata tecnica, uscita presa alta e bassa, doppia parata e chi più ne ha più ne metta. Al primo tempo si oppone con reattività su un uno contro uno col n. 9 avversario. Al secondo tempo interviene a ripetizione su tutte le conclusioni dei Vigili. Nel finale abbassa definitivamente la saracinesca dicendo tutti che il negozio chiude e riaprirà nel 2016. Per questa partita speciale aveva tirato fuori gli scarpini di quando giocava nel campi prestigiosi del suo passato glorioso. Li indossa come fosse Cenerentola ed ecco la magia. Termina la partita canticchiando "il Portiere paura non ne ha…" MAGICO!

FRANCINELLI: VOTO 4. Con lui in campo si toccano i livelli più bassi del teatro surrealista. Entra di corsa a gioco fermo al grido di "Signor arbitro lo stanno aggredendo", correndo per soccorrere il povero Alfieri come farebbe un principe sul cavallo bianco per salvare la sua bella dalle grinfia del drago. A tal grido si girano un po' tutti per vedere quale atto di barbaria stia avendo in via del Calice ma con sommo stupore si accorgono tutti che Alfieri sta benone, solo soletto che manco Napoleone esiliato a Sant'Elena lo sarebbe stato e che l'avversario più vicino si trova a non meno di 10 metri di distanza. Francinelli non si abbatte d'animo e per maggior sicurezza lo scorta come un Bodyguard fino agli spogliatoi come Kevin Costner con Whitney Huston. FLESCIATO!

PORCELLI M.: VOTO 7. Centrale difensivo con licenza del gol, è la colonna portante della difesa degli architetti. Il ragazzo ha talento e coraggio. Talento perché interviene con tempestività sui lanci avversari, anticipando gli attaccanti e impostando con intelligenza le ripartenze architettoniche. Coraggio perché ci vuole del vero coraggio per lanciarsi con spregiudicatezza di testa con palloni duri come il porfido. Di testa risulta praticamente imbattibile. Il gol subito in coppa per una sua disattenzione è soltanto un lontano e sbiadito ricordo. Se la difesa degli architetti è una delle migliori del campionato lo si deve forse soprattutto a lui, crumiro della difesa per minuti giocati, che cresce partita dopo partita lasciando, manco fosse Pollicino, agli avversari soltanto le briciole. CONDOTTIERO!

D’INVERNO: VOTO 6.5. Per lui questa non è una partita come le altre perché è come se dovesse giocare due partite in una. La prima contro il suo presente, rappresentato dalla compagine agguerrita ed arrembante dei Vigili del Fuoco; la seconda contro il suo passato, rappresentato dall’arbitro dell’incontro che in tempi non sospetti lo ha espulso tenendolo lontano dai campi per 6 giornate. La prima partita la gioca con diligenza e vigore atletico tenendo bene la posizione e ponendosi a colonna portante della cattedrale difensiva eretta assieme al dirimpettaio Porcelli. La seconda partita è un continuo di sguardi assassini e di minacce neppure tanto velate. Mr Placidi lo toglie sul più bello mentre lui è li che guarda l’arbitro e affila il machete. Lui ci rimane male e decide di inseguire l’arbitro a fine partita. Si racconta che i due non siano tornati a casa per il weekend e che l'arbitro sia ancora lì sul GRA che scappa terrorizzato. TAGLIAGOLE!

VIGLIOTTI: VOTO 6.5. Ha ai piedi gli scarpini di Mr Placidi gli calzano come un guanto e lui si sente un po’ come il piccolo Jimmy Grimble del film sul Manchester City. Questa cosa unita all’aver visionato in settimana su youtube il meglio di Bruno Peres e Dani Alves gli fa meditare che il ruolo di terzino vecchio stile difensivo gli stia stretto e che la sua vera vocazione in realtà sia quella di terzino moderno con una propensione offensiva quasi da ala. A metà primo tempo Mr Placidi gli chiede se sta bene sentendosi rispondere “Sto meio de te sicuramente”, il mister abbozza composto e ordina on-line una coppia di mannaie pe' tiraiele alla prima occasione utile. Le aspirazioni offensive di Mommo infatti non hanno fatto i conti con la safena di Mister Placidi che si gonfia a dismisura ogni qual volta lo vede superare il centrocampo palla al piede. A fine primo tempo viene richiamato all’ordine e nel secondo tempo mantiene di più la posizione centellinando le scorribande offensive. INCOMPRESO!

FEBBRARO: VOTO 6. Il campo non è nelle sue corde, abituato com’è da tempo al sintetico del calcio a 5. Si ritrova suo malgrado a giocare su un campo di patate che manco l’Olimpico dopo le partite di rugby sta combinato così male. Prova a defilarsi durante tutta la settimana per starsene a casa ed avere il weekend libero adducendo come giustificativo una brutta influenza che lo bracca da una decina di giorni. Il Mister sembra non voler sentir ragione e lo convoca. Al pari di Mommo anche a lui vengono dati degli scarpini dal generoso D’inverno che per bontà glieli affida e per avidità gli chiede 100 euro di caparra. Lui però più che Jimmy si sente come Cenerentola al ballo perdendo la prima scarpetta durante il riscaldamento e la seconda al primo allungo, vedendosele disintegrare sotto i piedi manco avesse la scabbia. Gioca una partita semplice centellinando le poche energie pensando più a difendere che ad offendere. CONVALESCENTE!

VALLEROTONDA: VOTO 5.5. Dopo un paio di prestazioni ottime ritorna sui livelli appena sufficienti delle settimane precedenti, giocando una partita sottotono. Sembra non in perfette condizioni fisiche e fatica a trovare quegli spunti che tanto servono al gioco offensivo degli architetti. Quando Mr Placidi gli cambia fascia poi, mettendolo sul binario del febbricitante Febbraro pare di stare in una corsia del reparto intensivo del San Camillo, con due ammalati gravi di cui soltanto uno clinicamente accertato. MALATO IMMAGINARIO!

TAVANIELLO: VOTO 6.5. Mr Placidi gli affianca Alfieri sul centrodestra e lui, vedendolo accarezzarsi la barba hipster ogni 5 minuti e cercando le scarpe su Zalando, capisce che il lavoro sporco toccherà a lui solo e che dovrà menare per due. Trova pan per focaccia perché i vigili hanno intenzioni bellicose e un paio di loro vorrebbero fargli lo scalpo per poi si arrendersi all’evidenza. Si fa notare più per il buon lavoro di rottura del gioco che per le punizioni calciate, apparse meno pericolose del solito, a causa probabilmente dei palloni gonfiati a 3.5 bar messi a disposizione dagli avversari. FRANGIFLUTTO!

ALFIERI: VOTO 6. Nel primo tempo sembra essere il più in palla dei suoi, trovando il giusto feeling con il campo dissestato e con il pallone-sampietrino. Cerca di dare armonia al gioco degli architetti con geometrie e triangoli impostando sapientemente la manovra ma mancando la verticalizzazione al momento opportuno. Combatte a centrocampo trovando ostilità da parte degli avversari, il che lo porta a pianificare di riportare la parità numerica provocando l’espulsione del centrocampista avversario. Alla manata sul viso avversaria infatti su getta a terra contorcendosi dal dolore che manco Dida al Celtic Park aveva osato tanto. L’idea è intelligente ma non fa i conti con la follia arbitrale che espelle anche lui, aggiungendo alla matrice farsesca della scenata quella grottesca. Al momento dell’uscita dal campo viene aggredito dagli avversari ma salvato da Francinelli su di un cavallo bianco. PROVOCATORE!

RIDOLFI: VOTO 7.5. Arriva al campo con 40 minuti di ritardo adducendo come giustificativo che la piastra Bellissima Imetec che utilizza per pettinarsi non funzionava e quindi era dovuto andare dalla vicina a chiederla in prestito. Mentre tutti sono li che imbevono i 13 tacchetti con cianuro e limano a seghetto i 6 tacchetti in ferro per strappare le carni avversarie, lui tira fuori le sue solite pantofole de Fonseca giallo flu e le indossa col calzante. Mentre i suoi compagni trattengono il Mr Palcidi dal mordergli il cranio modello Conte Ugolino, lui finisce di mettersi phard e ombretto ed entra in campo. Gioca un primo tempo discreto alternando sponde di prima intenzione a insulti al povero Febbraro colpevole di non dargli la palla quando lui gliela chiede. Quando però poi il suo compagno di reparto viene espulso è lui assieme ad Allocca a caricarsi la squadra sulle spalle, dapprima trasformando con freddezza il rigore del vantaggio e poi proponendosi come punto di riferimento per far salire la squadra e far trascorrere tempo prezioso. Memorabile la sua esultanza indicando gli scarpini da calcetto proprio di fronte al Mr, felice come un bimbo che per la prima volta ha ragione di una discussione con il proprio papà. RIBELLE!

FIORINI: VOTO 4,5. La partita è di quelle importanti e lui in settimana dopo aver riguardato il filmato della doppietta delle stagioni passate ai danni dei geometri, è gasato come una bottiglia d’acqua Perrier. Il Mr Placidi lo schiera al centro di un quadrilatero di cui lui è il vertice più offensivo. Cerca di trovare la posizione giusta al centro del fronte d'attacco e combatte con vigore su tutte le palle mezze-mezze che capitano in avanti. Ci mette tanta passione ma anche tanta rabbia che purtroppo lo portano a commettere due falli sciocchi in pochi minuti e gli regalano la via degli spogliatoio già prima della fine del primo tempo, lasciando in 10 i propri compagni. Recita nel break del primo tempo un mea culpa degno di un latinista caricando i propri compagni a vincere nonostante l’inferiorità per salvarlo da un weekend di passione alla Gesù Cristo. Per sua grande fortuna i compagni lo ascoltano e rimediano al suo handicap. SCELLERATO!

ALLOCCA: VOTO 8. Lo scugnizzo degli architetti gioca un primo tempo diligente cercando di mettersi a disposizione dei compagni e lottando su tutti i palloni possibili. Dopo l’espulsione di Fiorini si fa carco dell’1.5 che il mister chiede ai tre d’attacco a fine primo tempo e riesce addirittura a fare anche di più. In pratica infatti è lui a decidere l’incontro. Dapprima con una rabona alla Lamela in area a inizio ripresa che costringe al fallo di mano in area l’avversario e conseguente rigore trasformato da Ridolfi; poi successivamente concludendo con precisione con un tiro incrociato sul palo opposto, una strepitosa azione personale fatta di doppi passi ed accelerazioni, annichilendo definitivamente i sogni di remontada avversari. Al momento del gol gioisce mostrando la sua personale esultanza, di cui ormai ha il copyright e per la quale è in causa da anni con Nigel De Jong per plagio, con la mano sulla fronte di chi guarda lontano e non vede nemici all’orizzonte in grado di affrontarlo. INCONTENIBILE!


GAGLIOSTRO: VOTO 6. Entra nel finale del secondo tempo per dare qualità e sostanza ad un centrocampo ormai logoro per le energie spese nell'arco della partita. Fa quasi tutto bene ad eccezione del tiro a pallonetto, conclusione pregevolissima di un contropiede da manuale del calcio, che per sfortuna esce di poco a lato e che se fosse entrato avrebbe fatto venire giù tutto il Comunale di via del Calice e saltare le coronarie di tutti i compagni. ARDITO!

MADONNA, CANNONE, AMATO, COLASANTO, BRUNETTI: SV. Entrano nel finale ma per pochissimi minuti, purtroppo troppo pochi per giudicarli, ma preziosi per permettere al Mr Placidi di far scorrere del tempo prezioso e portare a casa i 3 punti meritati.

MR. PLACIDI: VOTO 7.5. Ogni partita per lui è una battaglia e sa che non può mollare nulla se vuole vincere la guerra. Prepara la partita durante la settimana con l'attenzione di un orologiaio, meditando movimenti precisi dei propri giocatori e pungolando i suoi affinché si comprino degli scarpini da Decathlon di cui le malelingue dicono sia per giunta azionista. Mr Placidi dall'alto della sua esperienza sa bene che "tira più un pelo di fica che una mandria di buoi" e da settimane alterna bastone e carota, millantando un premio partita che manco Hugh Hefner se lo potrebbe permettere pur di stare li in alto sul monte Olimpo. Le velate critiche della squadra che lo accusa di tifare spudoratamente Vigili del Fuoco pur di non tenere fede all'impegno preso, non scalfiscono minimamente la sua ostentata sicurezza e non fanno intravedere un accenno di blef.
Per mantenere alta la concentrazione dell'ambiente ricorda a tutti che i vigili del fuoco possono annoverare tra le proprie fila uno che giocava con la Cremonese assieme a Tentoni e Giandebiaggi e che il centravanti è il figlio del cugino del fratello di un amico dello zio di Roberto Baggio.
Quando arriva al campo passa in rassegna tutte le scarpette per vedere se la squadra segue i suoi ordini manco fosse un generale dell'esercito. Quando vede Ridolfi arrivare con 40 minuti di ritardo e tirare fuori le scarpette fluo comprate da Pre-Natal n'artro po' ha un infarto, ma siccome e una partita fondamentale e gli serve che giochi ne rimanda l'esecuzione al lunedì successivo.
A fine primo tempo cerca di dare una scossa alla squadra, stordita dall'imprevisto episodio dell'espulsione, caricandola a pallettoni e per farli stare ben concentrati gli racconta che sicuramente stanno per entrare in campo nei vigili uno di 90 kg piazzato non spostabile, di testa imbattibile, con tanto di castagna paurosa da fuori area che l'anno precedente gli aveva fatto addirittura due gol e uno piccoletto rapidissimo velocissimo che nelle movenze ricorda Garrincha. Per loro fortuna sia van Basten sia Garrincha erano di turno per un incendio al campo Rom di Tor Sapienza e quindi si vedono entrare in campo un tricheco de 120 kg che non struscia na palla e un'altro veloce come un treno ma che non stoppa un pallone.
A fine partita festeggia con tutta la squadra saltando nello spogliatoio con le lacrime agli occhi non tanto per i tre punti conquistati quanto per la consapevolezza che per permettersi il premio di risultato dovrà rinunciare a festeggiare il Natale. SQUATTRINATO!

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