giovedì 26 novembre 2015

7 GIORNATA - 21 TP - LE PAGELLE DI MR FEBBRIZILIANI

 IL PAGELLONE




FRANCINELLI: VOTO 5. Inizio tranquillo per l'esperto portiere degli Architetti, qualche uscita qualche rinvio e ordinaria amministrazione. A metà del primo tempo però, su un cross apparentemente innocuo, esce in uscita chiamando la palla sulla testa di Febbraro che già si faceva il segno della croce poichè impossibilitato a spostarsi e invece di bloccarla fa succedere il patatrac. Fa l'unica parata buona su un'azione a gioco fermo per fuorigioco. PAPEROTTO!

PORCELLI M.: VOTO 7.5. Il mister decide di cambiargli partner, sostituendo il mansueto Madonna con il rude D'Inverno. La nuova coppia da subito buoni frutti rimpallando quasi tutte le offensive create dai geometri. Prestazione maiuscola per il capitano degli architetti che da' grande sicurezza al reparto difensivo con il meglio del suo repertorio: anticipo, scivolata e colpo di testa. Urla "Matteo" a squarciagola tanto che il suo grido ancora echeggia in tutto il Cinodromo, non facendo dormire i cani. Intercetta di testa così tanti palloni alti che a fine partita accuserà un po' di emicrania. Unica nota stonata il meschino tentativo di non attribuirsi il gol vittoria per paura di dover portare le "relle". E' comunque Lui il muro difensivo degli architetti, non perfettamente a piombo, ma invalicabile si cui si infrangono i sogni di gloria dei geometri. THE WALL!

D'INVERNO: VOTO 6.5. Prende il posto di San Francesco Madonna, ma l'aria del santo lui proprio non ce l'ha. Già da giovedì in allenamento fa' intuire che con lui dietro è un'altra musica, distribuendo calci al pallone e agli avversari senza tanti complimenti. Ne sanno qualcosa Ridolfi e Simone Rossi che vengono rinviati al mittente durante la partitella. Giocatore semplice dai piedi dai mezzi tecnici modesti é uno stopper vecchio stile. E' un mix tra Claudio Gentile e Pasquale Bruno. Duro nei contrasti, utilizza palla o gamba come filosofia di gioco, con apprezzamento del mister che fosse per lui ne schiererebbe 11 così. GLADIATORE!

VIGLIOTTI S.: VOTO 7. A lui il compito di marcare il più pericoloso della compagine dei Geometri. Il mister cerca di mettergli addosso la giusta adrenalina raccontandogli che quello che dovrà marcare ha giocato nella Lupa Frascati e nel Baraccalugo negli anni ottanta, ma lui non si scompone. Inizia discretamente, cercando di arginare l'impeto del n. 10 avversario che ha un passo diverso dal suo. Determinato e concentrato alterna le buone maniere con le cattive, facendo un preziosissimo lavoro di contenimento e di ripartenza. Cresce nel corso della partita, trovando la misura per ammansire l'asso dei geometri facendolo sembrare più che un leggendario una leggenda metropolitana. AMMAZZAGRANDI!

FEBBRARO: VOTO 4. Il voto è il mix tra una prestazione da 6.5 e un epilogo da 3 arrotondato per difetto. Già negli spogliatoi é concentrato e carico, molto carico...forse troppo. La consapevolezza che i geometri gli rubano il lavoro (come gli extracomunitari) e che fanno gli APE a 40 euro su groupon non lo fa dormire la notte, la richiesta della mezz'ora richiesta lo imbizzarrisce. E' talmente carico che il mister Placidi al momento del discorso non ha esitazioni, lo guarda negli occhi e ci vede il fuoco. Lui sbava e gli trema la voce per la rabbia e fa un discorso più simile a Braveheart che a un discorso pre-partita di pallone. Durante il primo tempo riesce fortunatamente a canalizzare l'adrenalina positivamente sul campo con buone giocate e con la giusta concentrazione. Al secondo tempo però cade nel più antico dei tranelli. Già ammonito si lascia coinvolgere in una schermaglia verbale senza capo ne coda da una vecchia volpe con tanto di coda e ci abbocca come un novellino. Prende il secondo giallo e lascia anzitempo il campo e i compagni in 10 per la parte finale della gara. Per sua fortuna la squadra in 10 risolve la partita e lui può smettere di partecipare all'asta on line per comprare una cintura di castità su e-bay. POLLO ARROSTO!

CAPPELLI: VOTO 6.5. Partita al solito diligente e concentrata. Mr Placidi gli assegna l'ennesimo ruolo diverso nel suo scacchiere per la sua duttilità e lui lo ripaga ampiamente delle aspettative. Impeccabile in fase di rottura, mostra qualche lacuna in fase di impostazione della manovra. Nel complesso bene, il mister sa di poter contare su di lui in tutti i ruoli, portiere incluso, Francinelli è avvisato. CAMALEONTE!


VALLEROTONDA: VOTO 8. Prestazione ottima la sua, che zittisce le voci di presunte relazioni con procaci signorine che lo starebbero spremendo come un pompelmo della settimana precedente. Mr Placidi lo guarda in cagnesco tutta la settimana e non gli rivolge la parola a lavoro. Sente talmente il fiato di Alfieri e Allocca sul collo, che meditano di prendersi il suo posto, tanto da spostare addirittura la partenza del treno per Bologna. Gioca un primo tempo perfetto, corre contrasta riparte dribbla. E' incontenibile. Il più delle volte lo devono abbattere per frenarne l'impeto. E' suo il merito di rovesciare le sorti di una partita che sembrava segnata dall'errore iniziale di Francinelli, intercettando un lancio in profondità e anticipando il portiere in uscita. Fa ammattire il terzino avversario, fa espellere il portiere dei geometri procurandosi il rigore, fa molto molto bene. Al secondo tempo cala di intensità quando la partita ormai l'ha già indirizzata al meglio. PROTAGONISTA!

RIDOLFI: VOTO 6.5. Inizia la partita sbagliando un po' tutto. L'unica cosa che gli riesce perfettamente è litigare con Francinelli urlandosi a distanza di più di 60 metri e di suscitare le ire di tutti i compagni. Inizialmente è meno in palla del solito e si incarta nell'autoerotismo delle proprie giocate che in confronto Menez sembrerebbe Lele Oriali. Quando poi Valle viene atterrato in area e l'arbitro decreta il rigore si carica la responsabilità di tirarlo. Mentre il resto dei giocatori discute Marco tiene il pallone tra le mani, manco fosse Oliver Hutton quando parla con la palla dicendole che è il suo migliore amico, e forse il pensiero per un attimo gli va al calcio di rigore sbagliato contro Alitalia con il sottofondo musicale de "La leva calcistica del '68" di de Gregori. Ma Marco non ha paura, di tirare un calcio di rigore...e sigla con freddezza spiazzando il portiere avversario. Da lì in poi gioca un'altra partita fatta di maggiore tranquillità e di passaggi a due tocchi. Mentre tutti lo festeggiano lui si fa un selfie e aggiorna le proprie statistiche, pensando al premio di miglior giocatore del torneo. EGOCENTRICO!

FIORINI: VOTO 5,5. Entra a partita in corso nel secondo tempo per dare maggiore peso al reparto offensivo degli architetti in particolare sulle palle inattive. Purtroppo però entra nella fase di stanca della partita, quando i palloni arrivano poco precisi e le interruzioni diventano numerose. I pochi palloni che gli arrivano però non vengono addomesticati da un giocatore del suo calibro e lui non riesce a dare il contributo sperato per il quale era stato chiamato. In settimana si è distinto più fuori dal campo che dentro: infatti da quando ha letto "Chiamatemi Bomber" di Bobo Vieri ha iniziato a postare video delle sue serate mondane col Dandy e Califano sul gruppo di wattsap ricevendo insulti a profusione. BOBBOLONE!

TAVANIELLO: VOTO 6. Schierato titolare dopo la brillante prestazione contro la compagine degli AFH, da sostanza ad un centrocampo muscolare creato per l'occasione da Mr. Placidi. Il ridotto minutaggio nelle gambe, non gli permette di proporsi in fase offensiva e pertanto preferisce diligentemente tenere la posizione e i compiti assegnatigli, chiudendo con tempestività i tentativi di ripartenza avversari. Lascia le sortite offensive al proprio compagno di reparto Colasanto. Qualche buona punizione pericolosa calciata nell'area avversaria, nel complesso positivo. Cala alla distanza tanto da dover essere sostituito nel finale di secondo tempo. DILIGENTE!

COLASANTO: VOTO 6. Non riesce a ripetere la prestazione della settimana precedente dal punto di vista della qualità, ma si batte con foga e tenacia come il resto della squadra e comunque è lui nel primo tempo a prodursi negli inserimenti più temibili. Un primo staccando con tempismo sul secondo palo e schiacciando di testa un calcio di punizione battuto da Tavaniello: di poco a lato a portiere spiazzato. Il secondo su una corta respinta in area dell'estremo difensore avversario, in cui tenta di avvivare per primo su una palla che rimbalza quasi sulla linea ma col piede sbagliato e quindi manca il tap-in vincente. In fase difensiva soffre un po' il suo diretto avversario, un ragazzino che avrà si è no la metà dei suoi anni e che salta come una gazzella, ma che nel complesso non lo impensierisce più di tanto. INCURSORE!

VIGLIOTTI: VOTO 6. Il Mister lo schiera in campo dal primo minuto un po' a sorpresa, preferendolo all'inossidabile Fiorini e affidandosi a lui per la fase realizzativa. Micione, così lo chiamano scherzosamente i compagni, gioca un primo tempo positivo alternando giocate generose a favore dei compagni a tentativi insensati di girarsi pur se ben marcato. Riceve la sua dose giornaliera di zampate dalla difesa avversaria in silenzio e le restituisce al mittente con altrettanta generosità. Si batte come un leone (forse è per questo che lo chiamano Micione) giocando una partita nel complesso positiva. Al momento della sostituzione spiazza tutti con un gesto di disappunto, segno della volontà da parte di questo ragazzo di rimanere in campo e continuare la lotta. LEONE IN GABBIA!


MR. PLACIDI: VOTO 7,5. Abbandona il look di Renzo Ulivieri per quello di Mancini al Manchester City per far capire che lui non solo è allenatore di spessore ma è anche internazionale. Si veste di tutto punto, esce di casa e va a fare colazione al solito bar chiedendo cappuccino e cornetto con lo slang anglosassone e n'altro po' rischia il linciaggio, allora si ricorda che abita a Morena e chiama il barista cor fischio, tutto ok.
E' in perfetta sintonia con lo spirito della partita. Piove, fa freschetto e ci sarà battaglia. Tutte cose che a lui piacciono, resiste a stento alla tentazione di spogliarsi e schierarsi titolare.
Imposta la partita come uno stratega, elucubrando varianti partita in corso e cambi di modulo, lasciando il match winner Alfieri relegato in panchina al pari dei bomber Allocca e Fiorini.
Ha lo sguardo di chi sa che è uno scontro fondamentale e quando al primo tempo il pallone scivola dalle mani di Francinelli e gli avversari insaccano perde l'aplomb inglese e vorrebbe mordere Francinelli sulla safena. Ha un orgasmo al rigore con annessa espulsione e vedendo come corre e gioca la sua squadra capisce che porterà a casa i tre punti e festeggerà da Bomber navigato qual'è. Peccato che al secondo tempo la squadra sia meno aggressiva e concreta e finisca per ridursi agli ultimi minuti per chiudere l'incontro, causandogli la solita gastrite.
Predica tutta la settimana nessuna tragedia anche in caso di sconfitta, ovviamente nessun componente della squadra gli crede temendo di dover arare il campo a suon di corsa area-area. Nonostante sia imbattuto, con 2 pareggi e 6 vittorie (coppa compresa) arriva sempre agli allenamenti incazzato nero lamentandosi di tutto, dall'orario all'abbigliamento, dalla pressione dei palloni al colore dei fratini. INCONTENTABILE!

Nessun commento: